Umani a Milano: la città dei senza dimora

Ufficio Stampa Fondazione Progetto Arca onlus
Ho 61 anni. Ho sempre lavorato ma poi, dopo che è morta mia moglie dieci anni fa, ho cominciato a dare un po’ alla deriva. Poi nel 2011 la ditta per cui lavoravo è fallita e io, che facevo l’autotrasportatore, sono andato in rosso, ho mollato la casa, sono salito sopra il mio camper e mi sono piazzato qui a Milano, in una via dove non davo fastidio
Ufficio Stampa Fondazione Progetto Arca onlus
L’amicizia nasce quando non pretendi niente. Devi essere tu a creartela e anche sapere ascoltare. Sono piccole cose che però ho imparato stando qui perché senegalesi e italiani sono diversi e per capire bisogna fare uno sforzo.
Umani a Milano
Comunque vado avanti, in fondo ho dormito tanto tempo alla Stazione Centrale e dicono che dove passo io la gente sorride e faccio calmare le situazioni, di solito
Umani a Milano
Ho trasgredito la legge italiana e sono stato in galera. Mentre ero dentro mio padre è morto, era il 2012, e quando sono uscito da Bollate ho scoperto che non aveva pagato l’affitto per anni e allora non ho avuto più una casa dove stare.
Umani a Milano
Ero venuta qui negli anni ‘90 e avevo un lavoro come badante di una persona anziana, e avevo una casa
Ufficio Stampa Fondazione Progetto Arca onlus
Abitavo in zona Stazione Centrale e lavoravo in un bar poi cinque anni fa non mi hanno rinnovato il contratto e non ho avuto più soldi per pagarmi l’affitto... . Io sono stato per un anno nel centro di via Mambretti e poi ho cominciato a fare il volontario per Arca
Umani a Milano
I ragazzi con cui lavoro qui in Progetto Arca, nell’ambito delle dipendenze, portano con sé storie devastanti.
Umani a Milano
Ho un approccio molto informale, quale una psicologa di strada deve avere. Qui in Progetto Arca, a differenza di altri enti, ho l’opportunità anche di uscire da certi schemi, laddove necessario, perché ne ho bisogno per comprendere la realtà delle persone di cui mi occupo
Umani a Milano
Nella cucina di Progetto Arca siamo venticinque persone, e prepariamo circa 5mila pasti caldi al giorno. La maggior parte dei lavoratori sono stati utenti del servizio, persone dalle molteplici provenienze e dalle storie più disparate
Ufficio Stampa Fondazione Progetto Arca onlus
Umani a Milano - Progetto Arca - Manifesto

Per tutto il mese di febbraio, la seguitissima pagina Facebook “Umani a Milano” (che conta ben 22mila followers), ideata dall’autore, blogger e scrittore Stefano D’Andrea, racconterà il mondo sommesso delle persone senza dimora che popolano il capoluogo lombardo. Un racconto metropolitano realizzato grazie alla collaborazione della Onlus Fondazione Progetto Arca, da oltre 20 anni a fianco delle persone senzatetto e in grave stato di indigenza.

Protagonisti degli scatti, alcuni degli ospiti che la onlus assiste all’interno dei suoi centri di accoglienza, i cui ritratti si alternano con quelli dei volontari che ogni giorno lavorano all’interno delle strutture di assistenza e ricovero: psicologi, assistenti sociali, cuochi, medici, infermieri, mediatori linguistici.

Tutti scatti intensi, in cui gli occhi sono ben evidenti, associati a brevi didascalie con nomi di fantasia ma che raccontano stralci di vita vera.

Stefano d'Andrea e la sua collaborazione con Progetto Arca

Milanese, classe 1967, varie esperienze di studio e lavoro all'estero (NYC in primis) e in molte città italiane, così Stefano D’Andrea spiega la collaborazione con Progetto Arca

“Un’amica mi ha chiesto se volevo fare del bene facendo qualcosa che sapevo fare, io ho detto sì. Così mi sono trovato a raccontare un pezzo di città che si fa fatica a incontrare. Un’avventura che arricchisce Umani a Milano, il cui scopo è proprio quello di ridurre le distanze, spezzare il vuoto che c’è tra le persone che si incrociano sui marciapiedi ogni giorno. Si ha meno paura degli altri se ci hai parlato”.

Fondazione Progetto Arca onlus: cos'è e cosa fa

La Fondazione Progetto Arca onlus nasce a Milano nel 1994 per portare un aiuto concreto a coloro che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione.

Al centro delle sue attività ci sono persone senza dimora, famiglie indigenti, persone con problemi di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo. Accoglie i più deboli e sostiene chi soffre nei momenti di crisi e disperazione. Con i suoi operatori, educatori e volontari, ascolta senza pregiudizio i bisogni di ogni persona in difficoltà, per accompagnarla in un percorso di recupero e di reinserimento sociale.

La Fondazione opera principalmente a Milano, Torino, Roma e Napoli. Nell’ultimo anno ha assistito 80.000 persone, distribuito oltre 2 milioni di pasti e offerto più di 600.000 notti al riparo. Ad oggi Progetto Arca gestisce complessivamente 21 centri di accoglienza e 62 appartamenti per l’integrazione, situati per lo più a Milano e in Lombardia, dove, nel 2016 sono stati ospitate 30.030 persone (senza fissa dimora e migranti richiedenti asilo)

YOU MAY ALSO LIKE