Tesla: come funziona il nuovo pilota automatico

Fra le tante diavolerie tecnologiche che stanno contribuendo ad alimentare il “mito” Tesla è forse il più desiderato: Autopilot, il sistema per la guida assistita sviluppato dalla società creata da Elon Musk, sarà oggetto nelle prossime ore di un importante aggiornamento software che dovrebbe garantire un maggior livello di sicurezza per gli occupanti delle famose supercar elettriche Made in USA.

L’aggiornamento dovrebbe concentrarsi soprattutto sulla taratura degli strumenti di “visione” e in particolare sul radar, insieme ai sensori a ultrasuoni e alla telecamera frontale uno degli “occhi” che consente alla Tesla di vedere ciò che succede in strada e, di conseguenza, di orientare i sistemi di guida autonoma. 

Cosa sono e come funzionano i sistemi di guida assistita

SISTEMA ATTIVO DI FRENATA - La tecnologia in questo caso combina i sistemi avanzati di assistenza alla guida con il controllo elettronico della stabilità, per rallentare il veicolo e ridurre potenzialmente la gravità dell'impatto quando la collisione è inevitabile. Il sistema funziona con o senza l'intervento del guidatore, combinando i dati ricevuti da un radar anteriore e dai sistemi video, per fornire un'immagine completa, accurata e in tempo reale della carreggiata antistante. I sistemi di frenata automatica di emergenza - fa notare NCAP - sono in grado di ridurre i tamponamenti del 38%, sia in città che nelle strade extraurbane.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di guida assistita

SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLA STANCHEZZA - L'elettronica dell'auto provvede a monitorare alcuni parametri (durata del viaggio, movimenti anomali sul volante, in alcuni casi anche la chiusura delle palpebre) per capire se c'è rischio di un colpo di sonno. A quel punto avvisa il conducente con un segnale luminoso e un invito a fare una sosta.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di guida assistita

MONITORAGGIO ANGOLI CIECHI - Uno dei problemi principali dei cambi di corsia è legato ai cosiddetti “angoli ciechi”. La presenza di telecamere o sensori sugli specchietti retrovisori laterali aiuta a risolvere il problema, avvisando l’utente (con segnale luminoso o acustico) ogni qual volta un veicolo viene rilevato a fianco della vettura. Su alcuni modelli la funzione è attiva, provvede cioè a riportare la vettura dentro la corsia se ravvisa un auto o una moto in prossimità.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di guida assistita

LANE CHANGE ASSIST - Questo sistema fa suonare un allarme acustico se il veicolo supera inavvertitamente la linea della carreggiata. Il sistema avverte perciò il guidatore che rischia di addormentarsi, provvedendo in alcuni casi a riportare il veicolo in carreggiata

Cosa sono e come funzionano i sistemi di guida assistita

ACTIVE CRUISE CONTROL - È un’evoluzione del Cruise Control che utilizza un sensore radar per monitorare il veicolo che precede, regolando la velocità per mantenere la distanza di sicurezza. Di norma, i sistemi ACC possono essere regolati (si può cioè variare l’impostazione della distanza di sicurezza fra il proprio veicolo e quello che segue) e in alcuni casi dispongono di un sistema automatizzato per la regolazione del freno/acceleratore in caso di code.

Tre volte più sicuro
Stiamo rendendo il nostro radar più efficace, ha spiegato lo stesso Musk, promettendo un livello di sicurezza tre volte maggiore rispetto al passato: "Il nuovo Autopilot 8.0 potrebbe rilevare la presenza di una navicella spaziale nel bel mezzo della strada anche in condizioni di pioggia e nebbia", scommette l’ambizioso CEO della società. 

Ogni riferimento agli incidenti del passato – e in particolare a quello che lo scorso maggio è costato la vita a un ex marine americano alla guida di una Model S – non è puramente casuale. Ancorché non abbia mai avuto la pretesa di presentarsi come un vero e proprio sistema di guida autonomo (Tesla, lo ricordiamo, parla di una soluzione sviluppata per aiutare il conducente ma non per sostituirlo), Autopilot rappresenta il precursore più evoluto di tutte le varie soluzioni, per il momento ancora allo stadio sperimentale, di autonomous driving.   

Attento anche ai falsi positivi
Grazie all’ultimo update dei software, le Tesla equipaggiate con Autopilot dovrebbero essere in grado di rilevare qualsiasi cosa di “metallico, grande e denso” si presenti dinnanzi al loro cammino, ma anche di evitare i cosiddetti falsi positivi, ovvero tutti quegli ostacoli che inducono la macchina a frenare anche quando non dovrebbe. Potendo inviare e ricevere il segnale radar in qualsiasi direzione, inoltre, le Tesla “aggiornate” sarebbero in grado di andare oltre il pericolo immediato, individuando ad esempio un ostacolo situato davanti a una macchina che precede. 

Poteri che Musk definisce sovraumani, ma che in ogni caso non devono indurre a troppo ottimismo, almeno per il momento: “La sicurezza perfetta non esiste," ha ricordato l’imprenditore americano, “ciò che possiamo realizzare realmente è un miglioramento della probabilità di sicurezza”.

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