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February 12 2019
80 pagine per dire "no" alla Tav. E' stata pubblicata sul sito del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture la famosa analisi costi-benefici voluta dal Ministero dei Trasporti sull'alta velocità, la tratta Torino-Lione. E la risposta, annunciata, è negativa: ques'opera non s'ha da fare. Stando ai calcoli degli esperti capitanati dal prof. Marco Ponti sembra che il disavanzo sarebbe addirittura di 7 miliardi di euro.
"Considerato - si legge nelle conclusioni - che i costi attualizzati di investimento “a finire” e gestione dell’opera assommano a 7,9 miliardi, il “valore attuale netto economico” ossia la perdita di benessere – differenza tra costi sostenuti e benefici conseguiti - conseguente alla realizzazione dell’opera risulta pari a 7 miliardi".
Diverse per i tecnici scelti dal Ministro Toninelli (anche se uno dei sei non ha firmato la relazione finale) le motivazioni economiche e non solo per cui l'opera sarebbe più un danno ed un costo che un vantaggio. Su tutte, tre:
Al primo posto, secondo gli esperti, le analisi che vedono un calo del traffico soprattutto commerciale sulla tratta tra Francia ed Italia. Una tratta che non sembra essere strategica a livello europeo e che soprattutto paga la crisi economica globale di questi ultimi mesi e che potrebbe durare per molto tempo.
La scelta poi di puntare sul treno per il trasporto di cose e persone avrebbe ripercussioni economiche molto pesanti per quanto riguarda il calo (conseguente) del trasporto su gomma. Meno mezzi pesanti significa riduzione dei pedaggi autostradali (molto cari tra i due paesi) e anche minori entrate per quanto riguarda le accise sui carburanti, soprattutto il gasolio per i Tir.
Il terzo grande motivo è l'eccessiva sproporzione del costo della Tav rispetto alle altre infrastrutture in centiere nel paese. Un costo molto superiore e che sarebbe ingiustificato. Il documento stima i costi totali in 9 miliardi e 930 milioni di euro
L'analisi ovviamente non fa però i conti con quelli che sarebbero le penali o i soldi che l'Italia rischierebbe di dover restituire all'Europa (ieri Bruxelles ha fatto filtrare notizie secondo cui la somma totale sarebbe di 1,2 mld di euro); come non c'è traccia delle conseguenze politiche dell'eventuale "no" alla Tav. Tema su cui le divisioni tra le due forze di Governo sono ai massimi con la Lega che si è schierata a favore ed il M5S per cui il No alla Tav è uno degli elementi fondativi del movimento