Stories. Un viaggio tra fotografia e letteratura

Paolo Gotti
Paolo Gotti - ALESSANDRO BARICCO da "Oceano Mare" (1993) "...Strano naufragio: si udÏ come un sordo lamento salire dalle viscere dello scafo e poi la nave si inchiodÚ, leggermente piegata su un fianco. Immobile. Per sempre…"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - UMBERTO ECO da "Il nome della rosa" (1980) - "… L' Abbazia] mi apparve [Ö] capace di generare timore nel viaggiatore che vi si avvicinasse poco a poco. E fortuna che, essendo una limpidissima mattinata invernale, la costruzione non mi apparve quale la si vede nei giorni di tempesta…"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - ROBERT LOUIS STEVENSON da L’ isola del tesoro (1883) - "Forse fu questo, o fu l’aspetto dell’isola, con i suoi boschi malinconici, le selvagge vette di roccia, e coi frangenti che vedevamo spumeggiare contro la riva scoscesa; fatto sta che io mi sentii mancare…"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - PINO CACUCCI da La polvere del messico (1992) - " il cuore della penisola yucateca è vigile custode dell’impenetrabile cultura maya, conservando le vestigia di città che erano morte da tempo quando i primi conquistadores le scoprirono"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - LEV TOLSTOJ da Anna Karenina (1877) - "Anna non rispose. Il capotreno e coloro che entravano non notarono sotto il velo l’orrore sul volto di lei.
Ella tornò nel suo angolo e si sedette "
Paolo Gotti
Paolo Gotti - JACK KEROUAC da "Sulla Strada" - "Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? "
Paolo Gotti
Paolo Gotti - J. M. COETZEE da Vergogna (1999) - "La piccola azienda agricola della figlia Ë in fondo a una tortuosa pista sterrata a qualche chilometro dalla città... una fattoria bassa e lunga dipinta di giallo con un tetto di lamiera zincata e un portico coperto"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ da Cent’anni di solitudine (1967) - "I cardini sbriciolati dalla ruggine, le porte sostenute appena da cumuli di ragnatele ... e il selciato rotto dall’erba e dai fiori selvatici... parevano confermare la versione che lÏ non c ’era stato un essere umano da almeno mezzo secolo
Paolo Gotti
Paolo Gotti - GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ da Cent’anni di solitudine (1967) - "I suoi sogni terminarono davanti a quel mare color cenere schiumoso e sudicio che non meritava i rischi e i sacrifici della sua avventura"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - EMILY BRONTË da Cime tempestose (1847) - "Non avrei potuto scegliermi un altro posto pi˘ lontano dal frastuono della società. E’ il paradiso del perfetto misantropo: e il signor Heathcliff ed io siamo fatti apposta per dividerci tanta solitudine"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - DANIEL DEFOE da Robinson Crusoe (1719) - " Dopo avere esperimentate le triste conseguenze dell’andare attorno quando piovea, ebbi la previdenza di far tali anticipate provvigioni che ne’ tempi cattivi mi salvassero da questo bisogno;
poi me ne rimaneva in casa il più ch’io poteva durante i mesi delle piogge"
Paolo Gotti
Paolo Gotti - CORMAC MCCARTHY da La strada (2006) - "Tutto bene?, chiese l'uomo. Il bambino annuì. Poi si incamminarono sull'asfalto in una luce di piombo, strusciando i piedi nella cenere, l'uno il mondo intero dell'altro"

Con la serie fotografica STORIES il fotografo bolognese Paolo Gotti conduce un’ indagine diametralmente opposta rispetto a quella dell’editore alla ricerca della copertina di un libro. Gotti è partito, infatti, dalle immagini fotografiche che ha scattato nei suoi viaggi intorno al mondo, per ritrovare poi le trame a cui potrebbero essere idealmente collegate. Ad ogni immagine è associata una citazione tratta, di volta in volta, da libri diversissimi tra di loro: grandi classici e romanzi contemporanei, raccolte di racconti o narrazioni storiche. Ed ecco dunque che si susseguono una dopo l’altra le interpretazioni visive di Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe, Cime tempestose (1847) di Emily Brontë, Anna Karenina (1877) di Lev Tolstoj, L’isola del tesoro (1883) di Robert Louis Stevenson, Racconti dei mari del sud (1921) di William Somerset Maugham, Sulla strada (1957) di Jack Keruac, Cent’anni di solitudine (1967) di Gabriel García Márquez, Il nome della rosa (1980) di Umberto Eco, La polvere del Messico (1992) di Pino Cacucci, Oceano Mare (1993)di Alessandro Baricco, Vergogna (1999) di J. M. Coetzee, per finire con La strada (2006) di Cormac Mc Carthy. L’unico romanzo che è citato in due immagini differenti è "Cent’anni di solitudine" di Gabriel García Márquez, in omaggio alla recente scomparsa del grande scrittore

PAOLO GOTTI
S T O R I E S. Un viaggio tra fotografia e letteratura
16 dicembre 2014 - 19 febbraio 2015

Foyer Teatro Duse
Via Cartoleria 42, Bologna

YOU MAY ALSO LIKE