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Scene di guerra in Missouri. La rivolta contro la polizia

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Per la quinta notte consecutiva ci sono stati scontri a Ferguson. La battaglia si è svolta vicino a un distributore di benzina, diventato il luogo di ritrovo dei manifestanti.  Chi protesta chiede giustzia e accusa le autorità di polizia di voler proteggere l'agente che ha sparato a Michael Brown


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Un poliziotto armato con un fucile pesante controlla la situazione a Ferguson. Durante la serata due giornalisti sono stati arrestati. Sono del Washington Post e dell'Huffington Post. Secondo la loro versione sono stati fermati dalla polizia perché non sono stati abbastanza veloci nel raccogliere le loro cose dopo che la polizia aveva intimato a tutti i clienti di sgomberare il fast food dove si trovavano.


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Sulla maglietta: "Non sparate". La indossa un uomo di Ferguson. Anche lui ha partecipato alle manifestazioni per l'uccisione di Michael Brown. Solo un anno fa era scoppiata una rivolta dopo l'assoluzione di George Zimmerman, la guardia giurata accusato della morte del giovane afroamericano Trayvon Martin a Sanford, in Florida

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Giustizia per Michael Brown. La spilla con il volto del ragazzo riassume la richiesta dei manifestanti. La rivolta del 1992 a Los Angeles ebbe  come slogan : No Justice, No Peace. Nessuna giustizia, nessuna pace. Anche a Ferguson sono apparsi cartelli con le stesse parole.


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Lo schieramento di polizia a Ferguson. Le armi sono da guerra. Sono molte le polemiche sul loro utilizzo da parte della polizia di numerose città americane, trasformata, di fatto, in un corpo paramilitare. Secondo alcuni osservatori anche questa progressiva militarizzazione sarebbe alla base degli abusi e dell'uso sproporzionato della forza


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Los Angeles 1992. Una delle rivolte più sanguinose. Le sotterranee tensioni sociali degli anni'80 esplodono nel secondo anno del nuovo decennio in California, quando una tribunale giudica non colpevoli gli agenti di polizia che hanno fermato e picchiato a sangue Rodney King, un automobilista.  Per sei giorni, la città della California è teatro di scontri e violenze. I morti saranno 53 e migliaia i feriti. le televisioni locali e nazionali riprenderanno dal vivo le scene da girone infernale


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Con i suoi 43 morti (una decina i bianchi, il resto neri), la rivolta di Detroit si pone al terzo posto nelle speciale classifica delle rivolte più sanguinose nella storia degli Usa, dopo quella di New York durante la Guerra Civile (ricordate il film Gangs of New York?) e dopo quella di Los Angeles del 1992. Esplose quando la polizia fece irruzione in un locale senza licenza dove un'ottantina di persone stavano festeggiando il ritorno di due veterani dal Vietnam. Tutti i partecipanti alla festa (la stragrande maggioranza neri) furono arrestati.


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Watts, 1965. Per una settimana questo sobborgo di Los Angeles venne messo a ferro e fuoco. La più violenta e sanguinosa rivolta, seconda solo a quella che scoppierà quasi trent'anni dopo nella stessa città californiana. La scintilla, anche in questo caso, fu un controllo della polizia nei confronti di un nero, accusato di guidare sotto l'effetto di stupefacenti, che ben presto si trasformò in uno scontro fisico con gli agenti. Per fermare la rivolta, fu necessario l'intervento della Guardia Nazionale.


Cinque notti di rabbia. E la tensione sale in Missouri. Gas lacrimogeni sono stati sparati dalla polizia per disperdere i manifestanti che protestano a Ferguson per la morte di Michael Brown, l'adolescente nero ucciso da un poliziotto sabato scorso. Era disarmato e stava andando dalla nonna. Sull'uccisione è intervenuta anche la polizia federale, ma la stessa Fbi ha avuto problemi a investigare perché le autorità di polizia locale non hanno voluto rivelare il nome dell'agente che ha sparato. Anche Obama ha lanciato un appello alla comunità nera. E dopo l'uccisione di un altro nero a Los Angeles, la rabbia è montata ancora di più a Ferguson. E'solo l'utimo caso di una lunga serie di rivolte dei neri contro gli abusi della polizia.

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