Smartphone: le nuove tastiere si fanno furbe

Per quanto abili e allenate siano le nostre dita, scrivere sulla tastiera touch di un telefonino può rivelarsi un’esperienza frustrante. Il refuso è in agguato e la pazienza svanisce al terzo errore consecutivo o al primo suggerimento sballato del correttore automatico (è un classico ormai il «sa» che diventa «sto arrivando» sugli iPhone). Ecco allora spuntare alternative ai sistemi tradizionali di digitazione come Snapkeys Si: una app per Android che si accontenta di 12 lettere disposte su quattro blocchi trasparenti e colorati. Si compone una parola con i caratteri a disposizione, per esempio «frutta», premendo solo la f, la r e la a, più uno spazio ogni volta che una lettera non è presente, e il sistema capisce cosa vogliamo scrivere. Disponibile a breve in italiano, è un tentativo di passare, citando il Wall Street Journal, «from qwerty to quirky»: dalla vecchia tastiera Qwerty, chiamata così dalla sequenza della fila di lettere in alto a sinistra, a un modo astuto (quirky, appunto) di comporre le frasi.

Però, anche senza sconvolgere le nostre abitudini, si può tentare un salto di qualità nella stesura di email, sms e simili: un’altra app per Android, SwiftKey, sfrutta un algoritmo che evita di metterci i bastoni fra le ruote per eccesso di zelo. Così, se per qualche motivo amiamo abbreviare «grazie» in «grz», se ne fa una ragione e non ci indica «garza» come alternativa. SwiftKey è stata scaricata oltre 5 milioni di volte e, osservando il nostro stile di scrittura, è in grado di suggerirci i termini più coerenti per completare le frasi. Li mostra via via sullo schermo, risparmiando il tempo necessario per digitarli. Qualcosa di analogo farà di serie il BlackBerry 10, il prossimo sistema operativo della casa canadese.

Se invece siete ancora innamorati della tastiera fisica, ma vi dispiace che rubi spazio allo schermo, l’azienda da tenere d’occhio è la californiana Tactus Technology: ha ideato un sistema che fa comparire le lettere a rilievo sul display solo quando servono. Oltre a essere tasti intelligenti, sono pure un sacco pratici.

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