Non solo Shazam: ecco quali sono le altre app che riconoscono le cose

In principio fu la musica. Poi venne il turno dei quadri, dei film, dei fiori, persino delle scarpe e del vino. C’è uno Shazam per qualsiasi cosa, verrebbe da dire parafrasando un vecchio spot Apple. Basta uno smartphone di ultima generazione e un’applicazione capace di solleticarne i sensi (la fotocamera, il microfono, i sensori di movimento) ed ecco servita la risposta che cercavamo.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

SHAZAM – Serivizio creato nel 1999 a Londra, Shazam utilizza il microfono incorporato nel telefono cellulare per “ascoltare” un breve campione di una canzone in riproduzione e riconoscerne titolo e autore. Il servizio ha dichiarato di avere più di 250 milioni di utenti e di aver etichettato più di cinque miliardi di canzoni, spettacoli e pubblicità.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

SOUNDHOUND – Proprio come Shazam ci aiuta a riconoscere le canzoni, ma con un vantaggio: è possibile chiedere all’app di indovinare il titolo accennando il motivo a voce. Ideale in tutti quei casi in cui c'è un tormentone che frulla per la testa ma non si riesce proprio a ricordarne il titolo.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

THE TAKE - È considerato lo Shazam del cinema e non è difficile capire il perché . The Take sfrutta infatti la stessa tecnologie di ricerca della popolare app musicale per identificare titolo del film ma anche oggetti contenuti nelle singole scene (ad esempio vestiti e accessori) con tanto di link per l’acquisto su siti di ecommerce specializzati

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

WHAT IS MY MOVIE – L’obiettivo, anche in questo caso è indovinare il film sconosciuto (o dimenticato). A differenza di TheTake , però, quest’applicazione non lavora sull’ascolto delle battute del film ma sulla descrizione delle singole scene. Basta ad esempio digitare un ricordo (qual è quel film in cui John Belushi indossa un paio di occhiali scuri) per avere la risposta.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

VIVINO – Lo Shazam del vino funziona con un principio molto semplice: l’utente scatta una fotografia dell’etichetta di una bottiglia di vino con il proprio dispositivo mobile e l’applicazione identifica immediatamente di che vino si tratta, i commenti già lasciati da altri utenti, le recensioni e il prezzo medio di acquisto.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

MAGNUS – Quest’app gratuita sviluppata da un imprenditore tedesco di soli 31 anni, riconosce le opere di arte moderna e rivela i prezzi a cui sono state vendute. Nella descrizione sono comprese le biografie degli artisti e le mappe delle gallerie e dei musei vicini all’utente.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

PLANTNET - Sviluppata da un consorzio specializzato, questa applicazione comprende un sistema di supporto per l'identificazione automatica di piante a partire da foto a confronto con le immagini di un database botanico. Al momento sono più di 3.700 le specie di piante selvatiche della flora francese (metropolitana) catalogate.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

ZALANDO – Attraverso l’applicazione mobile del servizio, è possibile effettuare una ricerca per immagini su vestiti, scarpe e altri accessori. Il sistema è in grado di riconoscere il modello fotografato e proporre articoli identici o simili in vendita sul portale.

Dalla musica al vino: ecco quali sono le principali app che lavorano sul riconoscimento

LOOKTEL RECOGNIZER – Fra le tanti app di riconoscimento non mancano quelle dedicate ai portatori di disabilità. È il caso di LookTel, un’app che permette a un non vedente di riconoscere quali oggetti ha davanti a sé, comprese le banconote di diverse valute. La risposta arriva attraverso un messaggio vocale.

Chiedimi e ti sarà detto
Le chiamano recognition apps, applicazioni nate con l’unico scopo di riconoscere oggetti, temi, marchi. Miracoli dell’intelligenza artificiale e di tutte le tecnologie che stanno trasformando i nostri smartphone in fini intenditori capaci di identificare qualsiasi cosa al primo colpo, o quasi. Una breve traccia audio, una foto, persino una parola sono indizi sufficienti per mettere i nostri fidati alleati digitali sulle tracce di un qualsiasi contenuto. Al resto ci pensa l’immancabile algoritmo di turno, il software intelligente capace di correlare l’immagine, il suono o qualsiasi altro input a un database presente sul Web.

L'importanza della sorgente
Le applicazioni di riconoscimento non sono infallibili, intendiamoci. Il risultato dipende in molti casi dalla sorgente che innesca la ricerca. Nel caso di Shazam, ad esempio, la percentuale di successo è molto alta, trattandosi di un servizio che lavora sull’identificazione delle frequenze audio. Ma ci sono casi – si pensi ad esempio a un’applicazione che riconosce i fiori da una semplice fotografia – in cui il compito per l’intelligenza artificiale è di gran lunga più difficile per via del numero di variabili in gioco. Una foto più o meno a fuoco o una varietà di surfinia molto simile alla petunia classica rischia di far andare in tilt l’algoritmo. Si tratta però di prioblematiche destinate a risolversi di pari passo con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e l'arricchimento dei database.

Servizi che piacciono a tutti, anche alle aziende
Una cosa è certa. Fallaci o meno, le app nate sotto il segno di Shazam piacciono un po’ a tutti. Piacciono agli utenti, che vedono in questo genere di servizio qualcosa di utile, oltre che magico, ma anche alle aziende, che hanno trovato il modo di accorciare quel percorso virtuale che separa il consumatore dall’acquisto dei beni preferiti. Vivino, l’applicazione che permette di fotografare una qualsiasi bottiglia di vino e di avere informazioni e recensioni a riguardo, conta già su 17 milioni di utenti che hanno scansionato 250 milioni di etichette in rappresentanza di oltre 200.000 aziende vinicole. Dalla domanda all'offerta il passo non è mai stato così breve.

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