Aiuto, c’è una fuga di gas

Si chiama shale gas, costa un terzo di quello europeo e sta ridisegnando la geografia dell’energia mondiale. Viene estratto a grandi profondità triturando rocce d’argilla che lo intrappolano. È la scoperta che sta permettendo agli Usa di tornare meta di investimenti a discapito dell’Europa. I rischi e le opportunità secondo Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni: «O lo shale gas o il nucleare. Non vedo altre alternative, se vogliamo creare lavoro e crescita». Per commentare su Twitter usate l'hashtag #shalegas

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