Sex and Revolution! A Reggio Emilia in mostra la trasgressione

©Angelo Frontoni / Cineteca Nazionale–Museo Nazionale del Cinema /Ufficio Stampa CLP
Angelo Frontoni, Jane Fonda sul set del film Barbarella (Roger Vadim, 1968)
©Angelo Frontoni / Cineteca Nazionale–Museo Nazionale del Cinema /Ufficio Stampa CLP
Angelo Frontoni, Jane Birkin, 1976
©Angelo Frontoni / Cineteca Nazionale–Museo Nazionale del Cinema /Ufficio Stampa CLP
Angelo Frontoni, Jane Fonda sul set del film Barbarella (Roger Vadim, 1968)
© Angelo Frontoni / Cineteca Nazionale–Museo Nazionale del Cinema /Ufficio Stampa CLP
Angelo Frontoni, Alice ed Ellen Kessler, 1975
© Angelo Frontoni / Cineteca Nazionale–Museo Nazionale del Cinema /Ufficio Stampa CLP
Angelo Frontoni, Alice ed Ellen Kessler, 1975

Mostra che idealmente dà l'avvio al programma diFotografia Europea 2018, l'esposizione a Palazzo Magnani - curata da Pier Giorgio Carizzoni, sotto la direzione scientifica di Pietro Adamo, docente all’Università di Torino - offre un quadro poliedrico e completo sulle origini e gli sviluppi  della rivoluzione sessuale tra gli anni ’60 e ’70

Oltre 300 i pezzi in esposizione - dalle sequenze cinematografiche alle fotografie, dai fumetti ai rotocalchi, libri e locandine di film, dai brani musicali alle installazioni multimediali, oggetti di design, musica e molto altro - tutti rigorosamente d'epoca

Quando

"Sex and Revolution! Immaginario, utopia, liberazione (1960-1977)" sarà visitabile dal 20 aprile al 17 giugno 2018 nei seguenti giorni e orari

Giornate inaugurali:

venerdì 20 aprile, dalle 19.00 alle 23.00
sabato 21 aprile, dalle 10.00 alle 23.00
domenica 22 aprile, dalle 10.00 alle 20.00

Fino al 17 giugno, venerdì sabato e domenica, dalle 10.00 alle 20.00

Dove

Sede espositiva, lo storico Palazzo Magnani, in corso Garibaldi 29/31 a Reggio Emilia

Perchè è interessante

Il percorso espositivo, suddiviso per aree tematiche, attraverso una serie di oggetti simbolo analizza come la sessualità, finalmente liberata, abbia influenzato buona parte della cultura e della società: la musica (con le canzoni dal tono e dal testo esplicito come Je t’aime… moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin), il teatro (con i musical Hair, Oh Calcutta, The Rocky Horror Show), il cinema d’autore, che va verso il sesso esplicito (Novecento di Bertolucci, L’impero dei sensi di Oshima), il fumetto (con Sukia, Jacula e numerosi altri), la letteratura (con autori quali Philip Roth e Alberto Moravia o casi letterari come i best-seller Porci con le ali e Paura di volare), la fotografia (con immagini d’archivio di alcuni tra i più significativi protagonisti di quei grandi mutamenti e con opere d’autore come quelle di Paola Mattioli e Angelo Frontoni)

Interessante la sezione sull’abbigliamento, con l’esposizione di alcuni indumenti iconici come la minigonna, rappresentata da immagini della sua creatrice Mary Quant.

L'ultima stanza della mostra - opportunamente segnalata ai visitatori - è dedicata al tema della pornografia fra anni '60 e '70 ed è vietata ai minori

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