Così le serie TV stanno cambiando lo spettatore

Streaming, on demand, 4K, HDR, multicanalità, pausa in diretta: il dizionario del telespettatore moderno si sta arricchendo di tanti nuovi termini negli ultimi tempi. Merito delle nuove tecnologie, certo, ma anche del fenomeno serie Tv, un’autentica rivoluzione, sia sul piano dei contenuti, sia per ciò che riguarda il modello di fruizione degli stessi.

La tendenza è sotto gli occhi di tutti: la natura “seriale” delle cosiddette series sta portando sempre più utenti a sganciarsi dal concetto di palinesto rigido, a preferire il contenuto fluido rispetto a quello chiuso e ingessato in uno slot televisivo. Chi guarda una serie Tv - in altre parole - non aspetta l’ora X del giorno Y per mettersi davanti a uno schermo. Decide come, quando e dove guardare l’episodio, o gli episodi. Già perché le serie non si guardano, si scaricano. Anzi, si consumano, come un pacchetto di noccioline ricoperte di cioccolato: c’è chi le mangia una alla volta e chi decide di fare la scorpacciata.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

PARAMOUNT CHANNEL - Visibile sul canale 27 del digitale terrestre e su TivùSat, è la piattaforma gratuita del Gruppo Viacom per la distribuzione di film e serie TV (di tutte le major, non solo quelli a marchio Paramount). Alcuni dei contenuti del canale (fra cui serie TV in streaming) sono disponibili anche in mobilità attraverso il sito Internet paramountchannel.it, già ottimizzato per la visione su smartphone e tablet, in qualità standard (SD) e in HD. Entro l’anno verrà lanciata un’app che integrerà alcune delle funzioni oggi presenti sul sito. Il canale - spiega la società - è la destinazione ufficiale per tutte quelle persone che amano immergersi nelle storie e nei racconti dei film e delle serie tv.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

SKY - La piattaforma satellitare di Rupert Murdoch viaggia sul satellite e via Web attraverso l'omonimo servizio Sky Online e l'applicazione mobile Sky GO. Consente l'accesso a una banca data di 3500 titoli on demand fra cui oltre 50 titoli di serie TV (funzione Box Sets). La qualità di base delle trasmissioni è lo Standard Definition (SD) ma con un sovraprezzo di 5 euro al mese è possibile passare all'HD. I contenuti in Ultra HD (4K) saranno disponibili solo con il nuovo decoder SkyQ, il cui arrivo è previsto per la fine del 2016.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

NETFLIX - È un servizio di streaming puro (a pagamento) per la visione di film, documentari, serie Tv e programmi per bambini. I contenuti possono essere visti solo in streaming sia su Tv che su PC, smartphone, tablet, console giochi (PlayStation, Nintendo Wii e WiiU), Apple Tv, Chromecast, lettori Blu-Ray e box tv dedicati. Il servizio può essere utilizzato in modo ubiquo su diversi dispositivi: è possibile ad esempio avviare la riproduzione di un titolo sul televisore e concluderlo su un tablet. Le tre tariffe proposte (7,99, 9,99 e 11,99 euro) si differenziano per il numero di connessioni simultanee disponibili e risoluzione: si passa dalla definzione standard, al Full HD e al 4k (quest’ultimo al momento è disponibile su una parte molto limitata del catalogo). Per le risoluzioni base, il requisito minimo di banda è di 0,5 mbps, quello consigliato di 1,5 Mbps; il servizio offre in ogni caso una tecnologia di “adaptive streaming” per la riproduzione istantanea del film o della serie tv, a prescindere dal tipo di connessione utilizzata.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

TIM VISION - La piattaforma digitale di TIM comprende oltre 8.000 titoli tra cartoni, cinema, cartoni, cinema, serie TV, documentari, gli ultimi 7 giorni dei principali canali Rai (da tutti i dispositivi escluso streaming da web). Il servizio è disponibile sia per clienti TIM che per quelli di altri operatori di telefonia fissa/mobile; i primi, però, possono vedere i contenuti in mobilità gratuitamente, la visione su smartphone (o tablet), in pratica, non erode il traffico dati dell’abbonamento. La lista dei supporti compatibili comprende TV (tramite apposito decoder), Smart TV, lettori Blu-ray (Samsung e LG) compatibili, PC, smartphone e tablet dal sito timvision.it, o da app, con la possibilità di visione in simultanea fino a 6 diversi dispositivi.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

INFINITY - La piattaforma on demand di Mediaset permette di vedere film, serie TV, fiction, cartoni animati e documentari da vari dispositivi: TV smart, decoder, Playstation, PC, smartphone, tablet. Il servizio è disponibile in standard definition (SD), in HD e da qualche settimana anche in 4k su alcuni titoli del catalogo Warner Bros su televisori Samusng. Fra le risorse anche il modulo Wi-Fi Smart Cam per utilizzare uno smartphone o un tablet come telecomando aggiuntivo interattivo.

Ecco come i broadcaster cavalcano l’innovazione digitale

RAI - L'emittente di Stato dispone al momento di cinque canali in HD (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai Sport 1 e, da gennaio, Rai 4). In occasione degli Europei di calcio, inoltre, attiverà un canale ad hoc per la trasmissione di 7 partite in Ultra Hd (4K) su piattaforma Tivùsat (per tutti gli utenti che dispongono di parabola, decoder e CAM). Dall’applicazione Rai.tv - utilizzabile da PC, smartphone, tablet, Apple Tv - è possibile acceere alle dirette TV di 14 canali Tv, rivedere i programmi degli ultimi 7 giorni e accedere ai video on demand del giorno.

Fuori dal tempo (e dallo spazio)
È uno spettatore più schizofrenico, a volte persino bulimico, ma decisamente più moderno, dinamico, in parole povere figlio del suo tempo. Per guardare una serie Tv non occorre essere necessariamente a casa davanti a un televisore. Le nuove tecnologie, e in particolare lo streaming via Web, consentono a chiunque disponga di un dispositivo mobile e di una connessione dati di seguire le avventure dei propri eroi.

"Non credo che si possa più distinguere la visione tradizionale da quella on-line", spiega a Panorama.itValerio Motti, Vice President Digital Media & Affiliate di Viacom, "non possiamo chiedere agli utenti di stare 24 x 7 davanti alla Tv, per fortuna esistono molti altri supporti utilizzabili per l’intrattenimento. Al giorno d'oggi la competizione si basa su tre componenti chiave: contenuti, esperienza utente e prezzo".

On demand è meglio
Da homo sedens a un più dinamico spettatore multimediale, insomma. La televisione, il telecomando non si sono estinti, come pensava qualcuno, sono stati semplicemente affiancati da una serie di nuovi supporti digitali - dallo smartphone al tablet, dalla console al PC - che consentono una visione senza soluzione di continuità.

Chi segue House of Cards, o una delle tante serie Tv che oggi vanno per la maggiore, magari inizia a guardare un episodio in tv, comodamente sdraiato su divano di casa, e finisce di vederlo il giorno dopo, in treno, dal proprio iPad. I dati recentemente diramati da Sky confermano la tendenza: in Italia ci sono già 2 milioni e mezzo di utenti che sfruttano il cosiddetto on demand e mezzo miliardo di titoli scaricati, di cui un terzo serie TV.

La TV (non) è morta, viva la TV
È una rivoluzione guidata dall’avvento delle nuove tecnologie, si diceva. Perché, è evidente, non staremmo qui a parlare di on demand senza le opportune tecniche di streaming e un’adeguata copertura di Rete, sia fissa che mobile. E poi ci sono i produttori di TV, sempre pronti a cogliere gli umori del mercato pur di stuzzicare l'appetito dei consumatori. Il 4K, l’HDR, l’integrazione nativa dei servizi di streaming (c’è addirittura chi ha pensato di inserire il tasto Netflix all’interno dei telecomandi) sono stati sviluppati anche nell’ottica dei nuovi bisogni del telespettatore "seriale".

Tv 4K: cosa significa e perché tutti vorremo averne una


Chiamarlo piccolo schermo, insomma, diventa sempre più difficile. E non solo per una questione di dimensioni. Guardare film e serie Tv su un televisore 4K di ultimissima generazione, magari da 55 pollici in su, è quanto di più cinematografico si sia mai visto in un salotto di casa. Se ne sono accorti pure a Hollywood, a quanto pare, se si considera che registi e attori famosi fanno ormai a gara per contendersi i ruoli chiave nelle serie di successo.

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