20 anni dopo, il ricordo del genocidio in Ruanda

GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

5 maggio 1994. Rifugiati nel campo profughi di Benako, in Tanzania, nelle acque di un lago inquinato.


GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

Kigali, Ruanda, 11 maggio 1994. Profughi in fuga lungo la strada "Byumba", in fuga da Kigali, Ruanda, 11 maggio 1994.


GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

Un campo sfollati al confine con la Tanzania, 12 maggio 1994. 


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

Sfollati a Gitarama, Ruanda, 27 maggio 1994. 


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

Alcuni dei 600 orfani accolti nella scuola della chiesa di Kabgayi, 65 km a sud di Kigali, Ruanda, 27 maggio 1994. 


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

In fuga da Kigali, Ruanda, 27 maggio 1994. 


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

Un giovane membro della milizia ruandese mentre due ragazzi gli passano accanto, trasportano i loro averi sopra la testa, vicino al campo profughi di Kabgayi, 30 maggio 1994.


ABDELHAK SENNA/AFP/Getty Images

Ruhango, Ruanda, 6 giugno 1994. Un bambino piange in mezzo alla sporcizia in un campo profughi a Ruhango, a circa 50 km dalla capitale ruandese Kigali. 


ABDELHAK SENNA/AFP/Getty Images

Kigali, Ruanda, 9 giugno 1994. Un bambino con una pistola seduto dentro un'auto con cui il Fronte Patriottico Ruandese (RPF) pattuglia le strade della città.


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

Musha, Ruanda, 12 giugno 1994. Un uomo di etnia hutu cerca di proteggersi dagli spari dei ribelli del Fronte Patriottico Ruandese (RPF) sparano a dei soldati a Mushubuti, 10 km a nord ovest di Gitarama, in Ruanda.


ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

Gitarama, Ruanda, 12 giugno 1994. Un miliziano Interahamwe Hutu con un machete a Gitarama, Ruanda. 


PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Campo profughi di Niashishi, Ruanda, 30 giugno 1994. 


PIERRE BOUSSEL/AFP/Getty Images

Un bambino all'orfanotrofio di Kigali, Ruanda, 1 luglio 1994.


HOCINE ZAOURAR/AFP/Getty Images

Butare, Ruanda, 3 luglio 1994. Un distaccamento della marina francese accolta dagli Hutu in un campo profughi.


PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Goma, odierno Congo, 18 luglio 1994. Un soldato alla frontiera nella città orientale di Goma, di fronte a cumuli di armi confiscate dalle truppe del governo ruandese deposto.


PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Un anziano rifugiato ruandese, esausto e affamato, trasportato  dai parenti verso un campo profughi vicino all'aeroporto di Goma, nell'odierno Congo, 19 luglio 1994. 


PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Un uomo ruandese getta il corpo di un bambino in una fossa comune a Goma, nell'odierno Congo, 21 luglio 1994.


HECTOR MATA/AFP/Getty Images

Bukavu, odierno Congo, 23 agosto 1994. Migliaia di rifugiati ruandesi nel cortile di una scuola nel centro di Bukavu dopo aver attraversato il confine con l'allora Zaire.


PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Un piccolo ruandese in cerca dei corpi dei suoi genitori tra i corpi di oltre 100 ruandesi calpestati a morte, 17 Luglio 1994, a Goma, odierno Congo. 


Prende il via oggi, in Ruanda, una serie di cerimonie per commemorare le vittime del genocidio che nel 1994 - in poco più di cento giorni, dal 6 aprile al 16 luglio - vide oltre 800.000 persone (un milione, secondo fonti governative) massacrate a colpi di armi da fuoco, machete e bastoni chiodati, e due milioni di profughi in fuga. 400.000 bambini rimasero orfani e in migliaia sopravvissero mutilati, bambini compresi. Una strage annunciata che il mondo non seppe e non volle fermare.


Il Ruanda aveva, 20 anni fa, circa otto milioni di abitanti, suddivisi la maggioranza hutu e tra la minoranza tutsi (al potere). Ad essere massacrati furono soprattutto i tutsi, ma molte vittime si contarono anche tra gli hutu moderati, che cercavano di impedire le stragi indiscriminate di civili. La conflittualità interetnica tra hutu e tutsi era entrata nella fase violentà già nel 1992, nell'indifferenza e nel torpore politico della comunità internazionale. La guerra civile vera e propria si scatenò però in seguito all'abbattimento a Kigali, il 7 aprile 1994, dell'aereo con a bordo i presidenti del Ruanda, Juvenal Habyarimana, e del Burundi, Cyprien Ntaryamira, di ritorno da un vertice in Tanzania, che entrambi persero la vita. 


Nell'anniversario dello scoppio delle violenze, vogliamo ricordare questa pagina tragica del '900 con una serie scatti, tratti dall'Archivio di Getty Images, realizzati tra il maggio e il luglio del 1994, in Ruanda e nei Paesi confinanti, dove vennero accolti i profughi in fuga.

YOU MAY ALSO LIKE