Roaming, cosa cambia per le tariffe

L'incubo di conti salatissimi al ritorno da viaggi all'estero sembra destinato a scomparire: telefonare, navigare in internet o inviare sms all'interno dell'Unione europea costerà meno. È l'intenzione della Commissione europea che con il cosiddetto "pacchetto Tlc" vuole mettere alle strette gli operatori della telefonia mobile, dopo anni di unitili tentativi. L'idea di Bruxelles, e in particolare della commissaria europea Neelie Kroes, responsabile dell'agenda digitale, è quello di offrire una doppia possibilità agli utenti di telefonia mobile. La prima consiste nel poter utilizzare i propri cellulari, smartphone o altri dispositivi alle stesse condizioni - e dunque con la stessa tariffazione - sottoscritte a livello nazionale con il proprio operatore. In pratica si tratta di introdurre formule di abbonamento che valgano in tutta Europa, con tariffe dettate dalla concorrenza nazionale.

Nel caso in cui però gli operatori non volessero rinunciare al roaming, ovvero ai costi extra per le chiamate quando l'utente è all'estero, scatterà un'altra possibilità: i clienti potranno dissociare la propria formula di abbonamento in modo "temporaneo". In questo caso sarà dunque possibile scegliere un altro operatore diverso per i servizi di roaming, che applichi tariffe più convenienti, senza però dover cambiare la propria carta Sim. Si tratta, in questo caso, di una sorta di trucco pensato per costringere le compagnie telefoniche ad interrompere l'attuale pratica di sovrapprezzo per i servizi dall'estero, che spingeva molti utenti ad acquistare un'altra Sim, con un numero diverso, nel caso di soggiorno prolungato all'estero.

Queste nuove norme, che scatteranno dal luglio 2014, si uniscono alle regole volute dalla stessa Commissione europea lo scorso anno in tema di roaming e che prevedono che proprio dal 2014 i prezzi all'ingrosso per il traffico dati debbano ridursi del 67%. Ad esempio, secondo i calcoli del giornale tedesco Die Welt , spedire un sms ha oggi un costo massimo di 8 centesimi, ma dai primi di luglio del 2014 non potrà costare più di 6 centesimi. Quando il pacchetto Tlc sarà a regime, sempre secondo il magazine, sarà possibile risparmiare circa 15 miliardi di euro per ricevere gli identici servizi telefonici.

"Se tolgono i costi di roaming non ci fa altro che piacere" commenta entusiasta con Panorama.itRosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori. "Purtroppo nel campo della telefonia l'Italia ha sempre goduto di un primato di cui non vantarsi, ovvero quello delle tariffe più elevate d'Europa - aggiunge Trefiletti - Con il roaming c'è gente che si è ritrovata delle 'bastonate' incredibili sulle bollette al rientro dalle ferie o da viaggi all'estero. Certo siamo lontani dalla tariffazione unica europea, ma si tratta pur sempre di un passo positivo".

La tariffazione unica, infatti, non esiste ancora e perchè sia introdotta ci vorrà ancora molto, anche perchè è dal 2007 che l'Ue cerca di eliminare il roaming. Le nuove norme di Bruxelles, però, si inquadrano nel tentativo di aumentare i diritti e la tutela per i consumatori. È prevista, ad esempio, anche l'introduzione di contratti più facilmente comparabili tra loro e più semplici da disdire nel caso di cambio di fornitori di servizi o di contratti. Tra le novità anche la possibilità di rinuncia ad un contratto se la velocità d'accesso ad internet annunciata dall'operatore non viene rispettata. Infine, sarà vietato bloccare o limitare i contenuti della Rete, mentre ogni utente dovrà avere diritto ad un "Internet aperto e senza restrizioni indipendentemente dal costo o dalla velocità prevista dagli abbonamenti".

Dura la risposta delle compagnie telefoniche, specie quelle dei paesi del sud Europa (che applicano costi più elevati) che accusano la Commissione di voler presentare un pacchetto "populista" in vista delle elezioni.

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