Ristrutturo casa con poco #4 - Lo sconforto

Sola. Mi sento tremendamente sola. Sono una persona a cui non mancano mai  ottimismo e sorrisi, ma ci sono dei giorni in cui penso che ristrutturare casa sia un'impresa troppo grande per una persona sola.

Oggi è uno di quei giorni. Siamo a fine settimana e il mio fisico non ha retto più. Ho saltato troppi pasti, ho dormito troppo poco, ho staccato troppi assegni ed ho cercato di fare troppo in troppo poco tempo. Alla fine è arrivata, era inevitabile: La febbre.

Niente influenza, niente raffreddore tosse o mal di gola. Solo la classica febbre da stanchezza. Però, bloccata sul divano con tanta tachipirina in corpo, penso.

I miei genitori sono partiti per una vacanzina e poi per impegni importanti che li hanno portati fuori città, mio fratello lavora tutto il giorno, le mie amiche (incredibile) sono tutte gravide, chi potrebbe aiutarmi è troppo lontano per poterlo fare e spesso queste persone non capiscono fino in fondo quanto possa essere faticoso occuparsi da sola di tutta una casa da sistemare.

E io sono stanca. Imbianchino, muratori, sopralluoghi, preventivi, telefonate, volture, litigate con i vicini, sveglie all'alba e tanti chilometri al giorno. Ho la testa che mi scoppia e aspetto solo che tutto questo finisca. Non la voglio fare tragica, non è da me. Probabilmente tra mezz'ora starò già sorridendo di nuovo. Ma ora piango un po'. 

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