Rio 2016 è un cantiere aperto: le testimonianze degli atleti

Mancano solo pochi giorni all'inizio della XXXI Olimpiade. Dal 5 al 21 agosto Rio de Janeiro sarà il teatro del più grande evento sportivo del mondo: 17 mila tra atleti e giudici, 206 paesi partecipanti, 25 mila giornalisti accreditati e 500 mila turisti attesi per l'evento. Una festa che rischia però di essere rovinata dalle falle organizzative del Comitato brasiliano: molti gli impianti ancora da finire nonostante le gare alle porte, gravi problemi di sicurezza e le lamentele degli atleti. 

Rio 2016: tutti i guai dell'organizzazione

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Il villaggio Olimpico di Rio 2016 ospiterà 27 mila tra atleti e giudici. A questi si aggiungeranno anche 25 mila giornalisti accreditati.

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Uno dei principali problemi delle Olimpiadi di Rio 2016, è la contaminazione delle falde acquifere. In particolare desta preoccupazione la situazione della baia di Guanabara.

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i Giochi costeranno 11,4 miliardi di euro (39,1 miliardi di reais), 117 milioni di euro in più della precedente stima.

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L'Olympic Tennis Center, il campo principale per i tornei di tennis costruito a Barra da Tijuca, all'interno del parco Olimpico di Rio de Janeiro.

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Questa foto del 31 luglio 2016 testimonia come a pochi giorni dall'inizio delle gare alcuni impianti siano ancora da ultimare.

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Operai al lavoro a pochi giorni dall'inaugurazione. Durante la realizzazione degli impianti per le Olimpiadi le morti bianche sono già 11.

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Un esempio di come i lavori all'interno del villaggio Olimpico siano tutt'altro che finiti.

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Durante le fasi di cantiere, gli ispettori del ministero del Lavoro brasiliano hanno riscontrato violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. Le opere in corso sono state bloccate più volte. le irregolarità riscontrate: la mancanza di attrezzature e protezioni individuali, lavoratori esposti a condizioni di estremo pericolo e senza contratto.

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Durante la durata delle Olimpiadi, 5-21 Agosto, sono attesi oltre i 500 mila turisti, un problema in più in campo di sicurezza.

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È caos al villaggio Olimpico, le case non sono pronte. L'Italia è stata costretta ad appaltare lavori in proprio per completare la sua palazzina, altri Paesi come l'Australia invece, si sono rifiutati di entrare passando le notti in albergo.

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Tra i problemi principali dell'organizzazione preoccupa quello della sicurezza: gli agenti in servizio non sarebbero infatti sufficienti per il numero di ospiti attesi.

Le infrastrutture e le lamentele degli atleti

Il clima dell'Olimpiade è sempre magico ma in terra brasiliana è anche polemica per la gestione di infrastrutture e organizzazione. A pochi giorni dall'inizio di Rio 2016 alcuni impianti non sono stati terminati e lo stesso villaggio Olimpico, che ospita 27 mila tra atleti e giudici, hanno costretto alcuni paesi (come l'Italia) a terminare i lavori di tasca propria. Caso emblematico è quello degli atleti australiani, che hanno dovuto lasciare i propri alloggi per motivi di sicurezza.


Un cantiere: Australia lascia il villaggio olimpico Rio 2016

L'inquinamento delle acque ed il virus Zika

Altro allarme che preoccupa è quello della continaminazione. La baia di Guanabara, dove si svolgeranno alcune delle gare di Rio 2016, già nota per gli altissimi livelli di inquinamento, si è rivelata fortemente inquinata. Un appello è stato lanciato agli atleti impegnati nelle discipline in mare aperto: "sott'acqua tenete la bocca chiusa".

L'inquinamento favorirebbe anche il virus Zika, trasmesso dalle zanzare in molte zone del Sudamerica con un picco che preoccupa proprio il Brasile. Le atlete cinesi sono corse ai ripari con enormi zanzariere a protezione dei letti mentre Bolt ha minimizzato: "Il virus c'è anche in Giamaica ma io sono qui per vincere le medaglie non per preoccuparmi" 

Ad infierire sulla preoccupante situazione a Rio ci si è messo anche il maltempo: un nubifragio ha spazzato via la rampa di accesso alle gare di vela a Marina della Gloria e non si sa ancora se le riparazioni arriveranno in tempo per lo svolgimento delle gare. Anche in questo caso c'è chi ha chiesto spiegazioni sulla scelta dei materiali e su costruzioni che in diversi casi lascerebbero più di un dubbio strutturale. 

Il primo serio allarme sull'organizzazione di Rio 2016 fu lanciato dal vicepresidente del Comitato Olimpico Internazionale, John Coates, nell'aprile 2014 dopo una prima ispezione sui siti olimpici: «La preparazione di Rio per i Giochi è la peggiore alla quale abbia mai assistito. Peggiore di Atene 2004». L'Olimpiade graca fu ultimata con buchi evidenti e un rosso economico da record, il Brasile non scherza: la spesa è ammontanta a 11,4 miliardi di euro (pari a 39,1 miliardi di reais), 117 milioni di euro in più della stima iniziale. 

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