Remake di cui faciamo anche a meno: Fame.

Forse perché al’epoca ero troppo piccolo. Forse perché all’epoca mi piacevano i cartoni animati con i robot. Forse perché come serie tv ha fatto più danni della grndine reglandoci perle come Amici et similia. Fato sta che a me Fame, detto anche Saranno Famosi, non me n’è mai fregato nulla. Ma non vi scaldate subito, o voi numerosi fan di Leroy Johnson. La colpa probabilmente è mia. Anzi, togliamo il “probabilmente” e sostiuiamolo con un bel “sicuramente”. La serie, creata da Christopher Gore nel 1982, prendendo spunto dal bel film omonimo di Alan Parker, è diventato per molti un culto totale e uno dei prodotti pop più influenti degli anni Ottanta. Cinque stagion – mandate in replica a ripetizione anche da noi in Italia – che hanno cambiato la vita dei moltissimi fan della serie che pasavano le ore ballando davanti allo spechio della loro cameretta, sognando un giorno di poter diventare il primo ballerino di qualche musical Off Brodway. E, visto che degli anni Ottanta non si butta via nula, la MGM ha deciso di mettere in produzione un remake della serie. Anzi, le cose sono andte così: nel 2009 è uscito un remake del film di Parker, diretto da Kevin Tancharoen (il regista dei video delle Pussycat Dolls; non Orson Welles) che non s’è visto nessuno e che è stato pure sbertucciato dalla critica. Visto che le cose sono andate “così bene”, qualcuno deve aver pensato che era il momento giusto per rilanciare la serie televisiva. La MGM, con la produzione dell’ex ballerino e coreografo Nigel Lythgoe, produttore già di tutti gli American Idol, hanno cominciato a gettare le basi per una nuova serie dedicata ai giovani wannabe ballerini. Piuttosto mi riguardo Elisa di Rivombrosa. Ma forse è un problema mio. E adesso, un bel momento musicale.

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