16 ottobre 1943, i film sul rastrellamento del Ghetto di Roma

Sono passati 70 anni dal "sabato nero" del ghetto di Roma. Il 16 ottobre 1943 alle 5.15 del mattino le SS invasero le strade del Portico d'Ottavia e rastrellarono 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. Due giorni dopo furono trasferite su diciotto vagoni piombati, stazione Tiburtina, destinazione campo di concentramento di Auschwitz. Da qui solo quindici uomini e una donna sarebbero tornati a casa.

Un ritaglio cupissimo di storia italica, che il nostro cinema più d'una volta ha rievocato. 

Al regista romano da poco scomparso, Carlo Lizzani, da grande narratore del Novecento che era, si deve L'oro di Roma (1961): la pellicola ci porta nella Capitale dell'ottobre 1943, occupata dai tedeschi dopo l'armistizio italiano. Le SS chiedono alla comunità ebraica romana di consegnare 50 chili d'oro entro due giorni, nel caso contrario 200 capifamiglia saranno presi "in ostaggio". Pur divisi sul da farsi, se cedere o meno al ricatto nazista, gli ebrei rispettano la consegna, ma sono ugualmente rastrellati e deportati. Lizzani si concentra su diverse vicende individuali stemperando un po' la drammaticità degli eventi, ciononostante il suo impegno civile è sempre un segno distintivo.

Ancor prima di Lizzani, fu Ansano Giannarelli a fermare su pellicola quel giorno terribile nel suo debutto alla regia, 16 ottobre 1943 (1960), un cortometraggio che fu candidato all'Oscar, realizzato con la collaborazione di Mino Argentieri dal testo di Giacomo Debenedetti, autore di una delle opere che ha saputo meglio cogliere l'essenza di quella brutta pagina di storia patria.

La linea del fiume (1976) di Aldo Scavarda, con Philippe Leroy e Lea Massari, racconta la storia del piccolo Giacomo Treves (Vasco De Cet), bambino ebreo scampato al rastrellamento delle SS che viene fatto entrare nella "Linea del fiume", un'organizzazione per l'espatrio clandestino, e tra varie peripezie avviato verso Londra attraverso la Francia.

In tempi recenti Ferzan Ozpetek ha pennellato dei flashback dolorosi in La finestra di fronte (2003): l'anziano pasticciere ebreo Davide, interpretato da Massimo Girotti, è tormentato dai ricordi del rastrellamento del ghetto, in cui perse la vita il suo unico amore.

La miniserie tv Sotto il cielo di Roma (2010), con Alessandra Mastronardi, James Cromwell e Marco Foschi, ci ha recentemente riportato al 1943, ripercorrendo il ricatto dei 50 chili d'oro, l'operato di Papa Pio XII - che fece ospitare ebrei in conventi e seminari ma rifiutò di fare dichiarazioni contro i tedeschi -, il rastrellamento, l'attacco partigiano di Via Rasella del 23 marzo 1944, fino alla liberazione di Roma del 4 giugno.

Il documentario dell'Istituto Luce I nazisti a Romadi Mary Mirka Milo ricostruisce i nove terribili mesi di occupazione tedesca nella Capitale.

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