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TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
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Raggi e vaccini: la decisione scriteriata

Chi pensava che con l'approvazione della legge sui vaccini le polemiche e gli scontri sul tema avessero fine, si sbagliava. Siamo in piena campagna elettorale e ogni pretesto è buono per riparlarne.

Ancora di più se si tratta non solo di parole ma di fatti.  Come il caso che coinvolge il sindaco di Roma, Virginia Raggi, contro il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Il fatto

Durante l'Assemblea Capitolina il sindaco ha approvato una mozione secondo cui i bambini romani anche non vaccinati possono continuare ad andare a scuola e frequentare le lezioni insieme a tutti gli altri.

Cosa dice la Legge

Per la legge a scuola si va vaccinati. A perfezionare il via libera al Decreto, che dopo 18 anni reintroduce l'obbligo vaccinale per l'accesso a nidi, materne e scuole dell'obbligo fino a 16 anni, la legge Lorenzin prevede che su 14 vaccini dieci siano obbligatori e quattro ad offerta "attiva e gratuita". Per i genitori "no vax" sono previste multe, per chi vuole mettersi in regola le procedure trasmissione dei dati tra scuole e Asl sono state semplificate.

Quello che dice il sindaco Raggi

Secondo il sindaco Virginia Raggi: ?I bambini rischiano di essere cacciati dalla scuola per il caos della Lorenzin. Per colpa della Lorenzin e deiritardi nelle prenotazioni della Regione Lazio, da marzo i bambini ancora in attesa della vaccinazione rischiano di essere cacciati dai nidi e dalle scuole di infanzia per i restanti quattro mesi di questo anno scolastico e educativo. I loro diritti vanno tutelati. I genitori e i loro figli non possono pagare così duramente le lungaggini burocratiche di un decreto scritto male e le inesattezze di circolari confuse. Mi riferisco alle lunghissime attese, alle liste interminabili nelle Asl e negli ospedali che tutti conosciamo ad eccezione ?" a quanto pare ?" del ministro alla Salute. Lo stesso decreto Lorenzin è talmente pasticciato che discrimina i bambini in base alla scuola alla quale sono iscritti: i genitori dei bambini iscritti alla scuola dell'obbligo potranno pagare una multa e continuare a mandare i loro figli a scuola anche se questi non sono vaccinati; quelli dei bambini iscritti alle scuole dell'infanzia, pur pagando la multa, dovranno ritirare i propri figli. Quindi, secondo la Lorenzin, il pagamento di una multa scongiurerebbe il rischio di contagio e i virus riuscirebbero a distinguere e contagiare i bambini in base alla loro scuola di appartenenza. Credo che in questa posizione non ci sia alcuna scientificità ma soltanto sciatteria e mancanza di preparazione. Lo stesso Pd sbugiarda la ministra. La mozione di Roma Capitale che tutela i bambini è stata votata all'unanimità dall'Assemblea capitolina e quindi anche dal Pd che l'ha giudicata condivisibile e di buon senso. La verità è che Il ministro Lorenzin e il Pd vogliono speculare sui diritti dei bambini per mero interesse elettorale. Ma sono stati smascherati".

Quello che dice il ministro Lorenzin

Replica il ministro della Salute: ?Leggo che il Sindaco Raggi e l'Assemblea Capitolina si sono trasformati in un nuovo organo tecnico scientifico delle istituzioni italiane: non solo si occupano di virus e batteri, ma forse presto si occuperanno anche di nuove terapie geniche o di terapie oncologiche. Non si può scherzare sulla pelle dei nostri bambini. Il decreto #vaccini è stato studiato anche per tutelare quei bambini troppo piccoli per essere vaccinati e quelli affetti da malattie per le quali non possono accedere alle vaccinazioni. Ricordo che sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale si sono espressi chiaramente rispetto alla mozione del Veneto e non vorrei che Amministrazioni Comunali guidate da NoVax portassero avanti posizioni molto pericolose per la salute pubblica?.

Perché è grave

Per il ministero della salute i vaccini sono fondamentali per la messa in sicurezza, tramite il cosiddetto effetto gregge, delle persone a cominciare dai più piccoli e dai soggetti più deboli. Come avevamo già sostenuto in questo articolo in Italia manca purtroppo il senso di appartenenza a una comunità nazionale. "I singoli o i gruppi che pretendono di non vaccinare i figli lo fanno a danno degli altri. I bambini non vaccinati rischiano così di ammalarsi, ma il rischio è ridotto perché i loro coetanei invece lo sono. Io, non vaccinato, corro un rischio calcolato, grazie a te che sei vaccinato. Ci si vaccina infatti non solo per se stessi, ma per la comunità. E se non lo faccio, deliberatamente costituisco un pericolo per gli altri, una minaccia alla salute pubblica, dimostro arroganza ed egoismo?.

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