Questa Juve ha le palle (almeno tre)

Antonio Conte (La Presse)

Antonio Conte ha parlato di “qualità morali” ma a microfoni spenti avrebbe detto un’altra cosa: e cioè che questa Juve ha le palle.

Perché ci vogliono le palle (almeno tre) per raddrizzare una partita come quella di ieri al San Paolo, due volte in svantaggio, dal 2 a 0, prima, e dal 3 a 1, poi.

Ci vogliono le palle per fare un gol come quello di Pepe, solo contro cinque avversari, chiedendo (e ottenendo) il triangolo con Fernandez (!)

Ci vogliono le palle per buttare dentro Quagliarella e Del Piero sul 3 a 3, chissà mai che non si riesca a fare pure il colpo gobbo.

C’è poco da stupirsi. Questa Juve, lo abbiamo già detto altrove, è fatta a immagine e somiglianza di Antonio Conte, uno che le palle in campo ce le ha sempre messe.

Così se vi state chiedendo perché quel fenomeno di Krasic non vede più il campo ora sapete il perché: per Antonio Conte il calcio non è uno sport per signorine, e i capelli lunghi non c’entrano.

Si dirà che non bastano le palle per vincere gli scudetti, servono anche piedi e polmoni. Vero, ma a memoria non ricordiamo squadre vincenti senza attributi. Andate a rivedervi le ultime stagioni del nostro campionato e scoprirete quante volte le squadre che poi si sono aggiudicate il titolo hanno raddrizzato partite che sembravano perse.

La seconda Juve di Lippi, giusto per rimanere in casa bianconera, era maestra in questo. Non mollava mai, fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero. Auguriamo a Conte di superare il maestro. Eh, oh, ma se vuole farci soffrire un po’ meno saremmo comunque contenti.

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