Primarie Usa: Donald Trump stavince l'ultimo Super Tuesday

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19 aprile 2016. 2016. La candidata democratica Hillary Clinton saluta i sostenitori nel corso della North American Building Trades Union National Legislative Conference a Washington, DC.
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14 aprile 2016. Bernie Sanders al suo arrivo al dibattito presidenziale con Hillary Clinton organizzato e trasmesso dalla CNN al Brooklyn Navy Yard di New York.
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17 aprile 2016. Il candidato repubblicano Donald Trump durante una conferenza stampa con i membri dell'Associazione veterani della Polizia a Staten Island, New York.
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19 marzo 2016. La scritta "NOPE" sopra il volto di Donald Trump durante una manifestazione di protesta contro il candidato repubblicano.
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5 aprile 2015. Il candidato repubblicano Donald Trump lascia un seggio delle primarie allestito presso la stazione dei Vigili del fuoco di Waukesha, in Wisconsin.
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15 marzo 2016. Il candidato repubblicano John Kasich sommerso dai coriandoli durante la festa per la sua vittoria nelle primarie dell'Ohio, presso la Baldwin Wallace University di Berea, Ohio.
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15 marzo 2016. Il candidato democratico Bernie Sanders si rivolge ai sostenitori presso il Centro Congressi di Phoenix, in Arizona.
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A West Palm Beach, in Florida, Donald Trump parla duranta la conferenza stampa
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Nelle foto, Donald Trump e Hillary Clinton dopo la vittoria delle primarie Usa 2016 in Florida
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Cleveland, Ohio, 8 marzo 2016. L'ex First Lady Hillary Clinton, candidata democratica, durante un evento elettorale al Recreation Center interno al campus del Cuyahoga Community College.
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Richmond, Virginia, 14 ottobre 2015. Sostenitori del candidato alle primarie repubblicane Donald Trump durante un evento elettorale alla Richmond International Raceway.
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Mobile, Alabama, 21 agosto 2015. Sostenitori del candidato alle primarie repubblicane Donald Trump durante un evento elettorale al Ladd-Peebles Stadium.
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Dallas, Texas, 14 settembre 2015. Una sostenitrice si fa un selfie con il candidato alle primarie repubblicane Donald Trump all'American Airlines Center.
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Claremont, New Hampshire, 5 gennaio 2016. Un sostenitore si fa un selfie con il candidato alle primarie repubblicane Donald Trump durante un evento elettorale alla Stevens High School.
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Biloxi, Mississippi, 2 gennaio 2016. Un sostenitore del candidato alle primarie repubblicane Donald Trump con un cartello durante un evento elettorale al Mississippi Coast Coliseum.
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26 febbraio 2016. Il candidato repubblicano Donald Trump durante un evento della sua campagna elettorales al Convention Center di Fort Worth, in Texas, in vista del Super Tuesday.
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17 febbraio 2016. Il candidato repubblicano Donald Trump parla agli elettori a Bluffton, South Carolina.
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23 febbraio 2016. Il candidato repubblicano Donald Trump con i figli Donald Jr. e Eric durante la serata di attesa dei risultati del caucus presso il Treasure Island Hotel & Casino a Las Vegas, in Nevada.
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Donald Trump, candiato alle primarie dei repubblicani per le Elezioni Usa 2016
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Nashua, New Hampshire, 9 febbraio 2016. Hillary Clinton saluta dei sostenitori di Trump fuori da un seggio delle primarie, nella sede della Fairgrounds Junior High School.
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Hudson, New Hampshire, 8 febbraio 2016. Hillary Clinton parla durante un evento della campagna "Get Out The Vote", per coinvolgere nuovi votanti all'ultimo minuto, presso la Alvime High School.

Donald Trump prende tutto e si autodefinisce il "presunto candidato". Hillary Clinton non fa l'en plein ma quasi, conquistando quattro stati su cinque, e dal palco della vittoria a Filadelfia, che ospiterà la convention democratica a luglio, lancia l'appello all'unità del partito e la sfida al tycoon di New York.

- LEGGI ANCHE: Primarie e caucus, come funzionano

È questo lo showdown che va sempre più profilandosi dopo il risultato dell'ultimo Super Tuesday delle primarie americane, che con gli stati del nord-est alle urne ha di fatto chiuso il capitolo "east coast" prima di passare al test finale e decisivo di giugno in California. Le chiamano le "Acela Primaries", dal nome della rete ferroviaria che collega i cinque stati: Maryland, Delaware, Pennsylvania, Connecticut e Rhode Island. Trump li conquista tutti, portando a casa un bottino di delegati tale da fargli dire che i rivali "Ted Cruz e John Kasich devono proprio andare a casa". Il "patto" stipulato tra i due - rinunciando reciprocamente a fare campagna in tre Stati dove hanno meno chance nella speranza ancora di unire le forze per contrastare la cavalcata di Trump - vale solo dal voto in Indiana a maggio ma l'odierna vittoria su tutto il fronte del magnate lascia intravedere scarse possibilità di successo di questa strategia.

Non c'è ancora la certezza matematica, ma Trump continua a correre e guarda già alla sfida finale con Hillary che attacca con crescente aggressività. Così dal suo quartier generale alla Trump Tower di Manhattan arriva a dire che "se Hillary fosse un uomo non prenderebbe più del 5% dei voti". Ripete che la Clinton presidente "sarebbe orribile. Si guardi a Bengasi, alla Siria. Non ha la forza per fronteggiare la Cina". Mentre di se stesso dice "sono un unificatore".

Di unità parla anche la frontrunner democratica a Filadelfia: "Uniremo il nostro partito per vincere queste elezioni", dice dal palco, accompagnata dall'urlo di gioia che adesso va facendosi Stato dopo Stato più fragoroso. "Tornerò qui con la maggioranza dei voti e dei delegati vincolati", promette. Sono così prove generali di vittoria a Filadelfia, dove si terrà la convention democratica a luglio che incoronerà ufficialmente il candidato presidente per lo scontro finale per la Casa Bianca. Allo sfidante Bernie Sanders -che pure ancora non molla e che comunque ha vinto in Rhode Island e ha tenuto fino alla fine in Connecticut con un testa a testa serrato - riserva ormai poco più che ringraziamenti. Le energie sono rivolte altrove.(ANSA).

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