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Pippo Russo, "Il tempo nuovo (?) di Matteo Renzi"

Sui giornali e in tv il doppio trionfo di Matteo Renzi, prima nella sua corsa alla segreteria del Pd e poi nella rincorsa per il gran salto a palazzo Chigi, è stato descritto (meglio: celebrato) come la svolta verso una nuova era, un passaggio politico cruciale, una grande rivoluzione. Indubbiamente, nello stile e nelle parole d’ordine del presidente del Consiglio, c’è una forte connotazione di "nuovismo", di discontinuità.

Ma è sincera? O è soltanto un accorto marketing?

A queste domande, immergendosi nella cronaca delle ultime settimane e muovendosi tra promesse e realtà fattuale, dà una prima risposta un saggio di Pippo Russo: "Il tempo nuovo (?) di Matteo Renzi: i 100 giorni della fiduciosa speranza, dalla vittoria alle primarie alla guida del Paese" (Imprimatur editore, 208 pagine, 13,50 euro), in libreria da giovedì 24 aprile. Russo, nato ad Agrigento 48 anni fa, insegna sociologia all’Università di Firenze e collabora con la Repubblica e l’Unità.

Polemico, puntuto, ironico, il libro di Russo stringe Renzi in una specie di assedio intellettuale, dal quale il giovane premier esce decisamente malconcio: molte le sue parole, irrimediabilmente pochi i fatti. Il giudizio finale di Russo è tanto duro, quanto desolatamente corretto: Renzi vince un premio nel marketing politico e ottiene una sonora bocciatura nell’attività di governo. Resta solo la speranza che i successivi 100 giorni di governo possano contraddire i primi 100…

Pippo Russo, Il tempo nuovo (?) di Matteo Renzi: i 100 giorni della fiduciosa speranza, dalla vittoria alle primarie alla guida del Paese
Imprimatur editore, 208 pagine, 13,50 euro

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