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Tecnologia

Perché Facebook farà un'app di realtà virtuale

Oculus, HTC, Samsung, Sony, Google: queste ed altre aziende hanno già sviluppato, o sono in procinto di farlo, le loro versioni di occhialini e visori per la realtà virtuale e aumentata. Molte funzionano con uno smartphone inserito nella scocca, che fa da schermo e motore delle app da fruire in modalità interattiva; altri invece sono collegati al computer o in maniera indipendente svolgono funzioni accessorie a quello che si ha davanti agli occhi.

Social power

Se il pubblico è ancora in attesa di sapere quando potrà mettere le mani su uno dei dispositivi menzionati, un primo assaggio potrebbe arrivare da Facebook. La creatura di Mark Zuckerberg sarebbe infatti in procinto di realizzare un’app con cui chiunque abbia un iPhone o uno smartphone Android potrà vivere esperienze video particolarmente immersive a 360 gradi.

La notizia arriva dal Wall Street Journalche spiega come il team di sviluppatori di Facebook sia nel bel mezzo della fase di progettazione dell’applicazione, che potrebbe trasformare il telefonino in una sorta di gamepad, per muoversi in ambienti predeterminati, che scorrono in automatico all’interno di filmati. Ma in che senso?

I visori per la realtà virtuale

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Il Development Kit 2 degli Oculus

I visori per la realtà virtuale

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I visori per la realtà virtuale

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Come YouTube

Il risultato finale dovrebbe essere molto simile a quanto messo in campo da YouTube con il canale #360Video in cui sono presenti filmati “navigabili”. Così come accade in Google Maps, in alto a sinistra c’è un pad direzionale che serve per muoversi nella scena ripresa: concerti, corse di rally, snorkeling e tanto altro.

In realtà il progetto di Facebook non è una novità. A marzo di quest’anno Mr. Zuck aveva anticipato l'arrivo dei video sferici nel news feed, spiegando che gli iscritti avrebbero presto potuto utilizzare il telefonino per girare all’interno dell’ambiente riprodotto, sia nel caso di messaggi promozionali che di contenuti creati dagli amici, magari con una GoPro Odyssey.

Questione di feeling

È evidente che una semplice app sul cellulare restituirà una sensazione di interazione VR minore rispetto ad un ecosistema più completo, come quello dei visori ad-hoc. Ma il piano di Facebook è duplice: dare a tutti gli iscritti la possibilità di provare cosa sia davvero la realtà virtuale, attraverso un esperimento basilare e gratuito, per poi spingere verso l’adozione degli Oculus, che nel 2016 dovrebbero entrare nelle case di 1 milione e mezzo di persone. 

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