Per il viaggiatore attento arriva la guida alla gestualità nel mondo

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L'OK. In buona parte del mondo indica "Va bene", ma in Brasile, se girato al contrario, è un simbolo molto volgare


LE CORNA - In America significa "Rock n' roll", altrove è un modo per indicare l'implicita infedeltà della consorte con quel che ne consegue per lo sventurato marito


LE DITA UNITE INSIEME. In Italia con questo gesto ci si chiede chi sia o cosa voglia la persona che si ha davanti, in Egitto, ad esempio, si dice che si sarà a breve in un determinato posto


IL POLLICE LEVATO. In gran parte del mondo è un segno di approvazione, in America Latina, Iran, Iraq e Afghanistan significa: "Alla tua"


DITA INCROCIATE. Per lo più sono un augurio di buona fortuna, ma in Vietnam indicano i genitali femminili ed è un segno illegale


DITA A V. Simbolo di pace e di vittoria in America, Italia e altrove si trasforma in "Vai a quel paese" in Inghilterra, Irlanda e Australia


"VIENI QUI". E' normale chiedere ad una persona di avvicinarsi in questa maniera ovunque tranne che nelle Filippine dove è considerato altamente offensivo in quanto in quella maniera si chiamano solo i cani


POLLICE E INDICE DISTESI. In Italia indicano che qualcosa non va; in Belgio, Olanda, Germania e Australia definiscono il numero 2, mentre in Cina il numero 8


PALMI RIVOLTI VERSO IL BASSO. In Australia, Usa, Inghilterra e Canada si usano per mandare via qualcuno, mentre nelle Filippine, Vietnam e India il gesto si utilizza per richiamare una persona a sè


LA MANO SOTTO AL MENTO - Indica disinteresse in Italia, mentre in Francia, Belgio e Tunisia è usato per indicare che si è perso qualcuno


IL PUGNO CHIUSO. Spesso considerato segno di forza e sfida in Australia e Germania si usa per dire alla persona che si ha davanti che la si considera un idiota col cervello grande come un pugno


IL PUGNO CHIUSO SULLA FRONTE. In Brasile si usa per indicare stupidità


IL POLLICE NEL PUGNO. Quello che è un gesto scherzoso per indicare ad un bambino che gli si è "preso il naso", in Turchia è volgare e molto offensivo


LA MANO CHE ALLONTANA. In Grecia, Africa e Pakistan è un gesto molto offensivo che indica l'intenzione di gettare fango e sporcizia sulla persona che si ha di fronte


MANI GIUNTE CON POLLICI CHE SPORGONO. In America significa che si è appena fatta una brutta gaffes


Paese che vai, gesto che trovi. Se, per comunicare, è importante conoscere differenti idiomi ed essere in grado di masticare l'Abc del vocabolario del Paese che si visita, è anche importante comprendere quel che si dice con le mani e non solo con la bocca.

L'autorevole New York Times, qualche tempo fa, aveva dedicato un intero articolo alla gestualità italiana identificando il nostro popolo come uno dei più comunicativi con il linguaggio non verbale.

Nell'articolo venivamo considerati un estroverso luogo nel quale le persone sono capaci di declinare a suon di gesti umori ed esclamazioni quanto mai diversificate.

Ora si scopre che, però, non è solo l'Italia la Nazione che sceglie il gesto come sintesi iconica del concetto, ma a seconda del posto che si visita ogni popolo ha modi diversi di dirsi con le mani quello che la lingua impiegherebbe più tempo ad esprimere.

Per evitare figuracce, però, è fondamentale ricordarsi che quello che in un posto vuol dire una cosa, in un altro può significare l'opposto.

Se, ad esempio, ci si vuole complimentare con un amico inglese per la sua vittoria in qualcosa meglio evitare di apostrofarlo con l'indice ed il medio a segnare una V. In Italia è simbolo di vittoria, in altri luoghi, come in Inghilterra, è un modo poco elegante per mandare a quel paese qualcuno.

Ecco allora una sintesi della guida alla gestualità nel mondo pubblicata dal portale cheapflights.com.au

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