Il Pentagono apre a Samsung e Apple (e agli hacker)

Il panorama di un mercato, dominato a lungo da BlackBerry, potrebbe cambiare presto. Per anni i dipendenti del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti poteva portare sul luogo di lavoro solo smartphone del gruppo RIM (poi BlackBerry), gli unici classificati secondo gli strumenti di sicurezza informatica interni. Grazie alle recenti innovazioni tecnologiche, anche a livello di protezione, il Pentagono ha cambiato strategia, volendo assumere un atteggiamento più propositivo verso i dipendenti fautori del Bring Your Own Device (BYOD), ovvero dell’utilizzo di un proprio terminale anche per questioni di lavoro.

Le due aziende che vogliono rompere la predominanza di BlackBerry sono Samsung e Apple, con l’obiettivo di recuperare una fetta consistente dei circa 600 mila dispositivi mobili utilizzati al Pentagono, di cui almeno 470 mila sono BlackBerry. Secondo gli esperti però, l’apertura delle reti anche a dispositivi non ufficialmente classificati potrebbe causare qualche problema in tema di vulnerabilità e violazioni di sicurezza. Pam McGarry, ingegnere a capo del network di sicurezza Ixia con base a Calabasas in California ha detto a Bloomberg : “Sarebbe un grosso problema, un’attesa verso un probabile disastro”. Ad ora non esiste una tecnologia in grado di rendere smartphone e tablet di Apple e Samsung immuni a software dannosi come malware, che potrebbero agire dietro le spoglie dei dispositivi per raggiungere obiettivi sensibili.

La differenza tra le due “categorie” di prodotti è sottile quanto evidente. “I BlackBerry sono stati costruiti appositamente per consentire comunicazioni sicuri e con il massimo grado di privacy” – ha sottolineato McGarry. Caratteristiche avanzate come 4G, NFC e bluetooth, potrebbero consentire agli hacker di trovare vie alternative di ingresso alle reti interne. Il Dipartimento di Sicurezza non si è espresso ancora sul caso ma ha sottolineato che non permetterà a dispositivi non autorizzati di entrare negli uffici fino a quando non avranno precisi sistemi di sicurezza pensati ad hoc e valutati dagli esperti governativi. Samsung ha fatto un primo passo in tale direzione con l’implementazione di Knox , la tecnologia presente sul Galaxy S4 che permette di avere due modalità distinte sullo smartphone. Non si tratta di una semplice scelta tra la “modalità personale” e la "modalità ufficio”, che consentono di avere stili di visualizzazione e profili differenti, ma di un modo per bloccare la lettura di informazioni private a terzi. Una volta scelta la “modalità ufficio” si attiverà in automatico un kernel che cripta tutti i dati sensibili normalmente utilizzati, così da renderli indisponibili (illeggibili) ad hacker e criminali informatici, almeno fino a quando non si sceglie di tornare alla “modalità personale”, dove tutto è in chiaro.

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