Prendo la pensione e scappo

Corrado l'ha fatto pensando alle sue ossa. Maria per il suo umore e un po' per i suoi figli. Beppe per scrollare via 15 anni dalla sua carta di identità e dal suo cuore. Tutti lo fanno anche per soldi. Sono sempre più numerosi i pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all'estero. Per il clima, ma soprattutto per i costi. Perché una piccola rendita consente di vivere più dignitosamente in altri Paesi. L'importante è scegliere bene la destinazione e le prescelte dai nostri connazionali sono  Thailandia, Indonesia, Repubblica domenicana, Costa Rica, Brasile, Canarie, Tunisia Capo Verde, Kenya. Sul numero di Panorama in edicola da giovedì 25 ottobre, le storie (interessanti e coraggiose) di chi l'ha già fatto.

Per restare invece nel nostro Paese, la storia della Marcinelle d'Italia. Barletta, Puglia: un anno fa la morte di cinque donne sotto i ruderi di un laboratorio abusivo. Le polemiche, le promesse, gli appelli, la lotta al lavoro nero. Dodici mesi dopo: gli stessi caporali, le stesse paghe, un'inchiesta ferma, le stesse donne nascoste divise tra cucina, lavoro e arte dell'arrangiarsi. Ritorno a Barletta: la città delle formiche dove la strage è un ricordo dimenticato.

Si passa poi alla storia della burocrazia italiana in un tortellino. Due pastifici: uno in Italia e l'altro negli Usa. 7 anni e 5 mila firme nel Belpaese, 11 mesi e cinque firme negli Usa. Pratiche, raccomandate, timbri, fotocopie, sopralluoghi grotteschi, la velocità di un investimento, la lentezza dello Stato. Il pastaio d'Italia Gian Luca Rana da San Giovanni Lupatoto alla conquista degli Usa e che in Italia resiste al cavillo.

E ancora, il potere del Qatar: compra aziende, terreni, palazzi, perfino isole, con il suo fondo sovrano. Pure Mario Monti lo corteggia. È il Paese che sta conquistando l'Europa con il portafoglio. Un trentacinquenne ne coordina gli investimenti e della segretezza fa un metodo di lavoro. Gli sceicchi sognano di comprarsi una squadra di calcio in Italia e di costruire la nuova Disneyland a Roma.

Tra le pagine del numero di Panorama, inoltre, un articolo che racconta la nuova vita di Alfonso Papa e Lele Mora. Hanno scontato 510 giorni di isolamento in carcere, perso 83 chili in due. Ex magistrato, deputato, uno. Agente televisivo e arcivip, l'altro. Hanno letto la Bibbia, coltivato la terra, tentato il suicidio, atteso la scarcerazione. La prigione li ha fatti diventare amici, li accomuna il magistrato che li accusa. Dall'Italia vorrebbero andarsene. Due garantisti loro malgrado che adesso vorrebbero cambiare le carceri.

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