Paperlit, la start-up che fa sentire il fruscio dei libri digitali quando li sfogli

In un settore, quello dell’editoria, che vive una peculiare crisi nella crisi, sarà la piattaforma di digital publishing Paperlit l’unica italiana in gara il 7 giugno prossimo all’European BizSpark , il prestigioso concorso con cui Microsoft premierà la migliore start-up europea.

Nata nel 2009 nella Silicon Valley da genitori italiani, il veronese Gionata Mettifogo e il cagliaritano Mario Mariani, Paperlit permette agli editori di esportare con facilità ed impatto minimo le proprie testate rendendole accessibili sul web e su ogni genere di dispositivo portatile. Al sistema Paperlit occorrono infatti solo 48 ore per trasformare un documento pdf in un formato adatto all’e-reading.

Salutata immediatamente con favore da alcuni tra i principali gruppi editoriali italiani, Paperlit si è presto affermata anche negli Stati Uniti  e in America Latina e vanta oggi 500 mila utenti. Solo nel 2011, delle 100 applicazioni editoriali più scaricate in Italia, 39 erano prodotti Paperlit.

Il perché del successo? Una storia di tempi azzeccati, certo, che ha premiato chi ha saputo comprendere come le rivoluzioni migliori si compiano un passo alla volta. Trasporre un contenuto cartaceo in versione digitale,  a detta degli stessi creatori, non è la più sexy delle idee, eppure saper interpretare come ai lettori -  protagonisti di questa fase ibrida dell’editoria -  occorresse ritrovare un prodotto in formato digitale prima di abituarsi a versioni più complesse, è stata proprio la chiave del successo di questa start up.

Grazie ad una particolare attenzione alle abitudini dei lettori, infatti, tra le altre funzionalità Paperlit ha saputo conservare ed evolvere il concetto dello sfogliare, mantenendo, anche con effetti audio, il tipico fruscio della carta.
Comprendere i difficili passaggi che una transizione nelle abitudini di lettura comporta è la più importante sfida che hanno affrontato Mettifogo e Mariani. Una palestra grazie alla quale, alla fine del 2011, hanno potuto lanciare il Paperlit Social Reader, un applicazione per Facebook in grado di socializzare le riviste mediante un sistema di micropagamenti.

“La migrazione morbida verso il digitale, soprattutto nel mobile, con il mondo Apple, Android, Microsoft che corre a perdifiato, era un passaggio obbligato a cui gli editori tradizionali hanno risposto bene, “ spiega Mariani “per molti di loro abbiamo iniziato subito ad elaborare prodotti già più complessi come applications ed altro. Microsoft ha compreso molto bene -  anche perché utilizziamo molte delle loro tecnologie -  come la nostra sia una semplicità in realtà molto complessa. Vincere questo premio nonostante la concorrenza agguerrita sarebbe un bellissimo riconoscimento ma soprattutto una conferma ulteriore che il processo avviato è giusto,” conclude Mariani.

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