EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. Un ragazzo con un secchio di olive raccolte nella piantagione della famiglia. ▲
EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. Agricoltori al lavoro in un uliveto. ▲
EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHLuban, Cisgiordania, 16 ottobre 2014. Un agricoltore prepara del tè per i famigliari impegnati nella raccolta delle olive. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. Sacchi di olive pronte alla spremitura. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. Un uomo prepara le olive per la pressa. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. Un ragazzo prepara una pressa per la spremitura delle olive. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. L'olio appena spremuto. ▲
EPA/ALAA BADARNEHBeta, Cisgiordania, 13 ottobre 2014. L'olio fresco di spremitura viene versato in contenitori di plastica. ▲
Dai villaggi palestinesi di Luban e Beta, nei pressi di Nablus, in Cisgiordania, queste foto di Alaa Badarneh raccontano la raccolta delle olive che come ogni anno impegna gli agricoltori locali dalla metà di ottobre fino ai primi di novembre. Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, circa 80.000 famiglie palestinesi si guadagnano da vivere lavorando nelle piantagioni di ulivi, che occupano circa il 48% dei terreni agricoli di Cisgiordania e Striscia di Gaza. Circa il 93% delle olive raccolte vengono pressate per ricavarne olio usato nella produzione del sapone.
