I 7 oggetti tecnologici indispensabili per gli italiani

Che lo smartphone sia un oggetto irrinunciabile per gli italiani, non è una notizia. Il 48 per cento dei nostri connazionali, oltre 25 milioni di persone, lo identifica come una necessità primaria. Un elemento indispensabile della propria vita quotidiana. L’ennesima conferma arriva da un nuovo sondaggio firmato eBay, che però è andata oltre l’ovvietà. La società di e-commerce ha preso un classico della psicologia, la piramide dei bisogni dell’americano Abraham Maslow, e l’ha applicata ai dispositivi hi-tech.

Un bisogno vitale

Alla base ci sono i bisogni fisiologici, quelli la cui assenza produce un senso di malessere. Sono vitali, come la fame, la sete. E, a quanto pare, il telefonino. Via via che si sale, il bisogno non sfuma, ma è meno pressante e soddisfa altre esigenze. Nel caso accademico di Maslow, il desiderio di sicurezza, di prestigio, di successo, di realizzazione di sé. In quello della tecnologia, si associa a cose che usiamo per lavorare, divertirci, tenerci compagnia, rendere le incombenze della vita quotidiana più semplici e veloci. Ecco la piramide.

Il pc non molla

Subito dopo il cellulare, si piazza il computer. Per anni ne era stato preconizzato il tramonto, la fine, il declino dettato da tablet, strani ibridi morfologici, schermi touch e tastiere removibili. Invece il pc non è morto, ma gode di ottima salute: è indispensabile per il 26,2 per cento degli italiani. Subito dietro, si piazza la televisione. Il discorso è analogo ai computer, le previsioni sono state ugualmente fallaci: i display portatili, le tavolette e in prima battuta gli smartphone avrebbe dovuto fagocitarla, spegnerla. Invece continua ad affermarsi come regina del salotto (e della camera da letto), per 10,8 milioni di italiani è una compagna di vita fedele.

Compagna televisione

Anche per la tv il paragone con la piramide dei bisogni di Maslow è centrato: sul terzo livello lo psicologo mette l’appartenenza, la sfera che attiene all’amicizia, all’affetto. Per la sua obbligatoria collocazione in un contesto fisso, la televisione trasmette un immediato senso di familiarità, di casa, di pigra, rassicurante abitudine. Per questo tiene. Restando in un contesto domestico, seguono gli elettrodomestici smart, quelli che aiutano a fare la lavatrice, conservare il cibo e dintorni in maniera più efficiente rispetto al passato. Pensavamo di essere in ritardo in questo mercato, invece, soprattutto tra i Millennial sempre a corto di tempo, questi prodotti sono più cruciali di evasioni come le console e i videogiochi.

L’audio resta indietro

Un po’ più indietro rimangono i dispositivi intelligenti a controllo vocale firmati da Google e Amazon, ma va detto che in Italia sono arrivati più tardi rispetto al resto del mondo. E presto saranno pienamente integrati con il quarto livello della piramide, gli elettrodomestici, il che li porterà ad acquisire maggiore centralità. Sulla punta, in fondo a questa classifica, ci sono gli auricolari wireless. Comodi, stilosi, ma alla fine sappiamo tutti che la maggior parte degli italiani si accontenta ancora delle cuffiette che trova gratis nella scatola del suo preziosissimo smartphone.

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