Le notizie 'pazze' della settimana

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“Lucida”ebbrezza. Al 112, il numero d’emergenza dei carabinieri, è arrivata una chiamata davvero insolita.  E’ successo a Matelica, in provincia di  Macerata. In piena notte squilla il telefono della centrale operativa dell’Arma e il militare di turno risponde. Dall’altro capo del telefono la voce tranquilla e serena di un giovane di 24 anni residente in un paesino nei pressi di Camerino.  “Vorrei denunciare la presenza di un automobilista ubriaco”,  esordisce il giovanotto. “Certo- risponde il carabiniere-  ci può dire il tipo di veicolo e l'esatta posizione così possiamo intervenire?”
La voce del giovane si fa ancor più tranquilla: “ Come no! sono io la persona ubriaca e la macchina e' la mia!''. Il carabiniere, incredulo, gli ha quindi chiesto di fermarsi subito e di attendere l'arrivo di una pattuglia. Quando i militari di Matelica lo hanno trovato e lo hanno sottoposto alla prova dell'etilometro, il risultato dell’esame ha confermato che il ragazzo aveva bevuto un po’ troppo. Ma dopo aver controllato anche lui i risultati dell’alcool test ha guardato i militari, ha sorriso e poi si è scusato: “Ho chiamato il 112 per evitare di fare del male a qualcuno”.


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Chi non ha peccato scagli la prima pietra. Dati alla mano, i politici  inglesi non sono meglio degli italiani. I deputati di Westminster sono stati accusati di lavorare poco e di godere di lunghi periodi di vacanza. E nel Regno Unito è subito polemica. Ad accorgersi che i politici inglesi si stavano girando i pollici è stata la presidente della commissione che controlla le spese del governo, la deputata laburista Margaret Hodge, che, senza pensarci due volte, ha chiesto di estendere immediatamente le sedute del Parlamento.

Secondo Hodge si sta creando un ''vuoto democratico'', causato dalla ridotta attività dei deputati, che invece in un periodo di crisi economica dovrebbero dare il buon esempio agli altri cittadini e meritarsi il loro stipendio. Secondo i dati pubblicati dalla Camera dei Comuni, i deputati hanno lavorato a Westminster 296 giorni fra maggio 2010 e maggio 2012. Ma nel biennio 2006-2008 avevano partecipato ai lavori del Parlamento per 304 giorni. Quest’anno, invece, lavoreranno meno di 140 giorni.


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Rapinatore“doc” truffato da un poliziotto. ''Ho precedenti penali per rapina e furto. Sono stato tossicodipendente da eroina fino al 2006 ed ora sono in cura presso il Sert. Non sono mai stato un imprenditore e non ho mai avuto una ditta in quanto non ne ho le capacità né la disponibilità economica''. Salvo, napoletano, vita trascorsa tra una cella ed un’altra del carcere di Poggioreale, davanti ai finanzieri di Napoli non sapeva proprio come giustificare la titolarità di numerosissime società.” Non ho mai svolto alcuna tipologia di attività per le società di cui risulto essere proprietario o amministratore – continuava a spiegare ai finanzieri il rapinatore - ho la licenza della scuola elementare e non ho mai usato né sono in grado di usare un computer, anche per le più semplici operazioni''. Insomma, un "quasi" analfabeta con una spiccata abilità per il furto e le rapine che però, a sua insaputa, è diventato amministratore unico di un piccolo impero finanziario.
Il giovane napoletano, infatti, nonostante la sua furbizia, è caduto in una truffa ideata da un poliziotto. “Mi ha contattato- spiega il rapinatore alla Finanza , riferendosi al poliziotto -  e in cambio di 50 o 100 euro, mi chiesto il mio documento d'identità e il codice fiscale”.
Poi più niente per mesi, anzi, anni: il rapinatore ha continuato a delinquere e il poliziotto ha creare e comprare società che intestava al rapinatore. Poi l'arresto. Pochi giorni fa infatti sia Salvo che il poliziotto sono finiti nella stessa cella su disposizione di un gip di Padova. “Et voilà”, il rapinatore ha finalmente scoperto di essere stato truffato. ''Solo in quella occasione - ha chiarito il pregiudicato - ho appreso di essere il titolare di diverse società e di una vera fortuna”.


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Meglio le pillole. La marijuana deve essere buttata giù in pasticche. Secondo uno studio 'in pillole'  la marijuana e' più efficace della cannabis fumata nell'alleviare il dolore ma soprattutto fa meno male degli 'spinelli' in termini di rischio di dipendenza.

Lo rivela una sperimentazione clinica su 30 soggetti condotta da Ziva Cooper del College of Physicians and Surgeons della Columbia University di New York.
Gli esperti americani hanno confrontato l'effetto e i rischi degli 'spinelli' con quelli del farmaco Dronabinol che si trova  in commercio in Usa e in alcuni stati europei ma non in Italia, il cui principio attivo è proprio il cannabinoide. I 30 soggetti coinvolti nello studio erano già fumatori di cannabis e su di loroè stato testato l'effetto del farmaco e sua durata. In entrambi i casi, cannabis fumata e farmaco, e' risultato un forte effetto antidolorifico, ma nel caso del farmaco l'effetto e' risultato di più  lunga durata e i rischi potenziali di abuso ridotti rispetto alla marijuana fumata.


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Coccodrillo sfigato. Mai disturbare un marinaio che nuota. In Australia un coccodrillo affamato ha pensato di attaccare un mozzo francese che si stava facendo una nuotata nel cuore della notte. Peccato però, che il bestione lungo oltre 2 metri e mezzo, non aveva calcolato che il marinaio non si sarebbe fatto sbranare senza ribellarsi.

Yoann Galeran di 29 anni, mozzo di un peschereccio, stava nuotando nel buio delle acque di Nhulunbuy per recuperare un canotto attraccato a 20 metri dalla riva, quando il coccodrillo lo ha azzannato alla testa cercando di trascinarlo a fondo. ''Stavo nuotando, forse ero a quattro o cinque metri dalla barca quando ho sentito come delle pietre che mi colpivano in testa e ho capito che era un coccodrillo -  ha raccontato Galeran –  è a quel punto mi sono detto che se dovevo lottare per sopravvivere, dovevo muovere il corpo il più possibile''. E così ha fatto.

Ha quindi cominciato a prendere a pugni il coccodrillo di oltre due metri fino a spaventarlo e a farlo fuggire. Poi ha raggiunto la barca, è salito a bordo e ha riguadagnato la riva. Il marinaio è stato subito portato in ospedale ma i medici hanno constatato che il giovanotto aveva la pelle più dura dell’animale. Infatti il giovane marinaio francese dalla testa più dura di un coccodrillo, se l’è cavata con qualche “buchetto” sul collo, sulla parte superiore della testa e sulla schiena. Ma niente di grave.


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Batteri transeginici producono carburante. A richiesta. Sono stati ottenuti batteri dei geneticamente modificati che producono biocarburante: identico a quello in vendita nei distributori. Gli inventori sono degli scienziati dell'università di Exeter a Devon. Ma calma ad esultare. Sono necessari ancora molti passi prima di arrivare alla commercializzazione anche se si tratta di un primo passo consistente verso un biocarburante, molto diverso da quelli ottenuti finora. Questo combustibile naturale infatti può essere utilizzato direttamente nei motori delle automobili senza che questi debbano subire modifiche, come invece accade per i biocarburanti attuali, che in questo modo incontrano solo una piccola frazione di mercato.

Per ottenere queste 'fabbriche' naturali di carburante i ricercatori hanno sfruttato la naturale capacità dei batteri Escherichiacoli di trasformare gli zuccheri in grasso per costruire le loro membrane cellulari e li hanno poi aiutati a trasformare i grassi in carburante inserendo nel loro Dna i geni del metabolismo prelevati da altri due tipi batteri. I mondo degli automobilisti aspetta con ansia il loro “sbarco” nelle aree di servizio. I petrolieri, forse, no.


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