Nomi

Ero in Ungheria, ero andato là a caccia; dovevamo fare cinque giorni di caccia. Solo che, giunti là, abbiamo scoperto che avremmo fatto due giorni di caccia, un giorno di riposo e di nuovo due giorni di caccia. Ma a me la pausa non andava bene, io volevo cacciare: ero andato là apposta… Sicché andai dal guardiano della riserva e gli dissi soltanto “Grosics, Buzánszky, Lóránt, Lantos, Bozsik, Zakariás, Tóth, Kocsis, Hidegkuti, Puskás, Czibor”. Io la sapevo a memoria perché noi ragazzi all’epoca tifavamo tutti Ungheria: ma non perché… Perché era normale! E ho potuto cacciare un giorno in più.

(Renzo Ulivieri racconta di calcio ed emozioni).

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