Nba, perché LeBron James non è più ‘il migliore al mondo’

Il giorno prima dell’incredibile tiro da metà campo – e 12esima tripla di una serata da record – di Stephen Curry contro Oklahoma, LeBron James scagliava il tiro da tre della possibile vittoria contro Toronto a un metro abbondante dal ferro dell’Air Canada Center, scatenando le critiche degli ‘haters’ del numero 23 dei Cavs – negli ultimi 10 anni il nativo di Akron è 5 su 47 nei tiri per vincere o pareggiare a meno di 5 secondi dalla sirena – e dando benzina a chi pone l’accento sul definitivo passaggio di testimone di quello che fino a pochi mesi fa si era autodefinito ‘il migliore giocatore del mondo’

I tiri di Curry e James, a confronto

Chi è il vero prescelto di Akron?Fonte: Basketball Forever

Pubblicato da Basketinside.com su Lunedì 29 febbraio 2016

Un’affermazione che, per quello che vale, viene ancora oggi difficile contestare se si considera che è bastato il solo arrivo di LeBron a Cleveland per riportare la franchigia dell’Ohio in finale Nba e stabilmente ai vertici della Eastern Conference. Le cifre – 24.9 rimbalzi, 7.2 rimbalzi e 6.6 assist di media a partita – non raccontano certo di un giocatore in declino, ma l’airball di James contro i Raptors racchiude forse una statistica chiave e termometro della sua intera carriera: la percentuale nel tiro da tre punti.

In questa stagione James sta tirando male da tre, anzi, malissimo, con un 28,4% che ne fa il 16esimo peggior tiratore della lega ed è anche il dato peggiore da quando nel 2004, giovanissimo e con una meccanica di tiro tutta da costruire, aveva chiuso la sua prima stagione in Nba con il 29% da oltre l’arco.

La mappa di tiro di James

Caso vuole che nell’anno del primo titolo con Miami, nel 2012, LeBron tirasse con il 40.6% (miglior percentuale in carriera), 2.9 punti in più rispetto alla media dell’intera lega. ‘Facile - si potrebbe dire - con Bosh e Wade a impegnare la difesa in area per poi scaricare la palla sul perimetro..’.

In realtà tutti gli indicatori statistici dicono che in questa stagione James potrebbe e dovrebbe tirare meglio: si prende meno triple – come nel 2012-2013 quando il sistema di gioco degli Heat gli garantiva anche un 60% nei tiri dalla media distanza – e con una migliore distribuzione in termini di zone di campo.

Inoltre la maggior parte dei tiri derivano da assist – il 62.1% contro il 47.6 delle stagioni passata – e sono tra l’altro molto meno vicini alla sirena dei 24 secondi. Quindi tiri 'piazzati', con più spazio e più tempo per essere presi.

La media di tiri da tre a partita in Nba

‘Non vi ricorderete di me come un grande tiratore da tre punti - è stata la risposta di LeBron a chi gli faceva notare alcune delle predette cifre –. Continuerò a lavorare sul mi tiro, ma se non entrano le triple posso sempre fare dell’altro..”.

In effetti è difficile dare torto a un giocatore con il terzo plus-minus offensivo dell’intera Nba – Cleveland è tra l’altro la quarta squadra per efficienza in attacco –, ma nel vedere il numero di triple a partita alzarsi in maniera esponenziale anno dopo anno, mentre il folletto dei Warriors continua a riscrivere qualsiasi tipo di record in materia – l’ultima statistica dice che da dopo l’All Star Game Curry ha segnato 43 tiri da tre, più di quelli totali messe a segno da 13 squadre.. –, viene da chiedersi se forse il Gioco non stia cambiando più velocemente di quanto James potrà migliorare il suo tiro.

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