Uomini nudi (dall'800 a oggi): la mostra al Museo Leopold di Vienna

Epa/Roland Schlager

Vienna, Austria, 18 ottobre 2012. Visitatrici della mostra Nackte Männer.


Il manifesto della mostra censurato. Si tratta dell'opera di Pierre & Gilles dal titolo Vive la France (2009), che ritrae tre calciatori d'origine europea, araba e africana, vestiti solo di calzettoni e scarpe da calcio, a rappresentare la multiculturalità della Francia.


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Un manifesto della mostra, realizzato con l'opera "Vive la France" di Pierre et Gilles pubblicizza la mostra lungo una strada di Vienna, Austria, 16 ottobre 2012.


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Vienna, Austria, 18 ottobre 2012. Sculture all'ingresso della mostra Nackte Männer.


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La riproduzione dell’opera Mr. Big, dell’artista austriaca Ilse Haider, pubblicizza la mostra sulla facciata del Leopold Museum di Vienna, Austria, 18 ottobre 2012.


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La riproduzione dell’opera Mr. Big, dell’artista austriaca Ilse Haider, pubblicizza la mostra sulla facciata del Leopold Museum di Vienna, Austria, 18 ottobre 2012.


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Il dipinto Untitled (Five Marching Men, 1985) dell'artista statunitense Bruce Nauman tra le opere in mostra al Leopold Museum di Vienna, Austria, 18 ottobre 2012.


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Vienna, Austria, 18 ottobre 2012. Visitatori della mostra Nackte Männer.


Inaugura oggi al Leopold Museum di Vienna la mostra dal titolo Nackte Männer (Uomini nudi), dedicata al tema della nudità maschile nell'arte figurativa, dal 1800 fino ai nostri giorni: un tema finora ampiamente trascurato, secondo i curatori, a differenza del nudo femminile. Quadri, fotografie e sculture raccontano il cambiamento mento della visione del corpo maschile attraverso i secoli, al variare del gusto, del costume, dei modelli di mascolinità e bellezza.

La mostra è stata anticipata dalle polemiche sul suo manifesto pubblicitario, realizzato con l'opera di Pierre & Gilles dal titolo Vive la France (2009), che ritrae tre calciatori d'origine europea, araba e africana, vestiti solo di calzettoni e scarpe da calcio, a rappresentare la multiculturalità della Francia. Affisso lungo le strade della capitale austriaca, il manifesto ha suscitato forti proteste, che hanno spinto i responsponsabili del museo a far coprire i peni dei calciatori con una striscia rossa.

Sono circa 300 le opere esposte, fino al 18 gennaio prossimo, di autori come Albrecht Dürer, Peter Paul Rubens, Paul Cézanne, Auguste Rodin, Gustav Klimt, Edvard Munch, Giovanni Giacometti, Egon Schiele, Andy Warhol, Robert Mapplethorpe e Keith Haring.

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