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Muro Usa-Messico: rapporti sempre più tesi tra Nieto e Trump

Chiara la strategia di Donald Trump nei suoi primi giorni alla Casa Bianca: mostrare a chi ce l'ha mandato un immediato impegno per mettere in atto i "cavalli di battaglia" della sua campagna elettorale. Incluso ovviamente il rafforzamento del muro al confine con il Messico, la cui costruzione risale in realtà al 1994 sotto la presidenza democratica di Bill Clinton.

Chi mette quei 20 miliardi di dollari?
Lavori comunque importanti, visto che il confine tra i due Stati si estende per circa 3 mila chilometri, e per i quali è stata stimata una spesa intorno ai 20 miliardi di dollari, che Trump pretende di far pagare al Messico. E che il Messico non intende ovviamente sborsare: "Il nostro Paese non crede nei muri", ha infatti immediatamente ribadito il presidente Enrique Pena Nieto. "Come ho già detto in passato, il Messico non pagherà per alcun muro".

L'annuncio è stato fatto proprio mentre sbarcava a Washington una delegazione del governo messicano guidata dal ministro degli Esteri, Luis Videgaray, e dal responsabile del dicastero dell'Economia, Ildefonso Guajardo, per discutere del North American Free Trade Agreement (Nafta), il trattato di libero scambio tra Canada, Messico e Stati Uniti, che Trump vuole assolutamente rinegoziare sempre come da promessa elettorale. Al proposito Pena Nieto si è detto disponibile a trattare, ma con due punti fermi: il rispetto dei diritti umani degli irregolari rimpatriati e la libertà di rimesse di denaro da parte degli emigrati messicani (circa 25 miliardi di dollari l'anno), che invece Trump ha ipotizzato di trattenere proprio per pagare il muro. "Ho chiesto al ministro degli Esteri di rafforzare le misure di protezione dei nostri cittadini", ha dichiarato Pena Nieto in Tv. Aggiungendo: "Il Messico offre la sua amicizia agli Stati Uniti e desidera arrivare a delle intese con il suo governo, ma con accordi a favore del Messico e dei messicani".

Trump-Nieto: incontro a rischio
A rendere fosco lo scenario, e quindi qualsiasi possibile accordo, c'è però la ventilata possibilità che lo stesso Nieto annulli il previsto incontro con Trump a Washington il prossimo 31 gennaio. L'indiscrezione arriva da fonti ufficiali di alto livello, con la richiesta di annullare il viaggio rivolta al presidente anche dall'opposizione messicana. Se alle intenzioni facessero seguito i fatti, il muro tra Stati Uniti e Messico si arricchirebbe certo un reticolato in più sul piano diplomatico.

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