Mumford and Sons: la recensione di Babel

Negli ultimi anni li abbiamo visti su un palco insieme a mostri sacri come Bob Dylan e Bruce Springsteen e adesso il loro secondo album, Babel, è subito schizzato in vetta alle classifiche mondiali riuscendo a vendere oltre 600.000 copie solamente in America. I Mumford & Sons, con un ottimo lavoro genuino e molto raffinato, sono riusciti a svecchiare, ove possibile il folk, genere prettamente legato alla tradizione.

Cifre da capogiro che fanno ancora più impressione se si pensa che i quattro componenti della band inglese sono poco piu che ventenni. L'album si apre con un brano omonimo ed ha tutte le caratteristiche delle sonorità anglo-americane, fondendo violini, chitarre e tamburi al banjo che da un ritmo travolgente grazie anche alla possente voce del leader, Marcus Mumford. Nel secondo brano, Whispers in the dark,  legato al primo da un sottile gioco di reverberi e note sospese che gli conferisce un notevole senso di etereo ritroviamo nuovamente il banjo che sostiene e trascina la melodia come fosse un treno a vapore concludendosi con un insolito e rockeggiante feedback di chitarra elettrica.

Mumford and sons: I will wait

I will wait è il primo singolo e rimane scolpito nella mente con il suo ritmo austero e deciso. Molto bella la malinconica Ghost that we knew, semplice ed elegante nella sua semplicità, arricchita da belle armonizzazioni corali e da un pianoforte asciutto che insieme al banjo accompagna con discrezione il crescendo del pezzo. Da lontano si sente pure una chitarra slide, tipicamente country nascosta tra i violini. Lover of the light ci riporta indietro nel tempo riuscendo a sposare perfettamente il nu-folk con una melodia molto pop con atmosfere che ricordano gli U2 dei primi anni 80. L'album si chiude con Not with taste, una delicata ballad guidata dalla splendida voce di Marcus che si evolve come una danza irlandese ma lasci un po d'amaro in bocca come fosse un sorso di ottima birra doppio malto appena spillata. Nel loro genere, i Mumford & Sons sono maestri e ci regalano un album d'autore che sicuramente saprà andare incontro al gusto dei palati più esigenti.

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