Motorola MotoMods: come evolve il telefono modulare

Motorola MotoMods Polaroid
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Il modulo Polaroid Insta-Share consente di stampare le foto provenienti dal telefono (Motorola) su carta fotografica (e adesiva) Polaroid Premium ZINK Zero-Ink Paper di piccole dimensioni (2x3 pollici di grandezza)
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Moto GamePad trasforma lo smartphone in una mini-console da gioco
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JBL SoundBoost 2 è l'altoparlante realizzato in collaborazione con Harman moltiplica la potenza audio dello smartphone.
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Lenovo Vital Moto Mod permette di valutare i 5 principali segni vitali: frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea interna e pressione sanguigna sistolica e diastolica da un dito.
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Livermorium Slider Keyboard moto mod offre una tastiera QWERTY completa a scorrimento e uno schermo che può inclinarsi fino a 60 gradi
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Hasselblad True Zoom dispone di un sensore indipendente da quello della fotocamera dello smartphone e di un flash allo Xenon. Costa 259 euro.
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Hasselblad True Zoom è il moduloe per fotografia di qualità (prezzo al momento del lancio: 259.99 euro).
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Per migliorare le prestazioni fotografiche del Moto Z, è possibile aggiungere il modulo fotocamera con zoom ottico 10 x sviluppato in collaborazione con Hasselblad
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Fra i moduli compatibili con il sistema Moto Z anche una serie di cover di vario materiale/colore
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Incipio offGRID Power Pack una batteria ausiliaria da 2.220 mAh già dotata di connettori per la connessione "one-click" con gli smartphone Lenovo della serie Moto Z.
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Attraverso l'innesto del picoproiettore Moto Insta-Share Projecto (prezzo suggerito 379 euro), Moto Z è in grado di proiettare foto, video e presentazioni con un fattore di ingrandimento fino a 70 pollici di diagonale. All'interno del modulo una batteria aggiuntiva da 1.100 mAh.
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JBL SoundBoost è una cassa stereo con aggancio magnetico per enfatizzare le prestazioni sonore dei telefoni della gamma Moto Z. Al suo interno una batteria da 1000 mAh.
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Secondo quanto dichiarato dal produttore, attaccando il battery pack Incipio al Moto Z, si può avere un'autonomia supplementare fino a 22 ore

L’obiettivo era chiaro fin da principio: portare sul mercato qualcosa di più di una bella collezione di accessori, provare semmai a rompere gli schemi con un concetto di smartphone davvero alternativo, nel quale il dispositivo fosse solo il pezzo centrale di un ecosistema più complesso, fatto di componenti aggiuntivi aggregabili come pezzi di un Lego.

Moto Mods, la famiglia di moduli realizzata da Motorola per arricchire le funzionalità dei suoi telefoni di fascia alta, continua a crescere. Ad oggi sono oltre una decina i "pezzi" a corredo dei dispositivi della serie Z del brand di Lenovo, molti dei quali firmati da partner esterni di un certo spessore.

C’è il modulo batteria, quello con l'altoparlante stereo, quello per la fotografia amatoriale o a 360 gradi, quello che trasforma il telefono in una vera e propria console gioco, quello per l'analisi dei parametri vitali, quello con il proiettore integrato, c'è persino il modulo realizzato in collaborazione con Polaroid che permette di stampare su carta fotografica (e adesiva) le foto scattate da cellulare. 

Motorola: ecco il modulo Polaroid per stampare le foto da smartphone

L'utile e il dilettevole

"Alimentare l’ecosistema dei Mods è al centro della visione strategica di Motorola, flessibilità e modularità sono i due concetti centrali nel concetto di innovazione della società", spiega a Panorama Daniele De Grandis, General Manager di Lenovo MBG/Motorola in Italia, "la presenza dei moduli comincia a farsi importante anche in termini numerici, ora abbiamo un catalogo che spazia dal prodotto utile a quello ludico". 

Il responsabile italiano ammette che quella dei "Mods" è una strada più tortuosa rispetto a quella praticata dalla concorrenza, perché "bisogna spiegare al consumatore quali sono i vantaggi di un’esperienza che di fatto non ha altri riferimenti sul mercato" (LG, l’altra grandi player che aveva investito nel concetto di telefono modulare, ha abdicato dopo solo un anno dal primo esperimento, ndr). Ma è un approccio che alla lunga può dare i suoi risultati: "Nel momento in cui l’utente tocca con mano i vantaggi e l’immediatezza del sistema ne resta immediatamente colpito

Un sistema per fare...sistema

Dal punto di vista tecnico, la simbiosi fra telefonini Motorola e Mods si basa su un sistema di aggancio magnetico che permette ai moduli di attaccarsi ai connettori collocati sulla "schiena" degli smartphone Moto Z. 

È un meccanismo tutto sommato semplice, e soprattutto aperto. Che, nei piani di Motorola, può alimentare un vero e proprio indotto centrato sulle proposte delle aziende che credono nell'idea di un telefono modulare.

Si spiega così la decisione del brand di collaborare con la piattaforma di crowdfunding Indiegogo. L'obiettivo, spiegano i responsabili, è provare a intercettare gli sviluppatori di prototipi interessati al business dei moduli.

Forse non sarà l'alba di una nuova era della telefonia, ma è di sicuro un tentativo coraggioso di provare a cambiare le regole di un gioco da troppo tempo ormai uguale a se stesso.

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