Le motivazioni della sentenza Berlusconi

Silvio Berlusconi fu l’«ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo». Lo scrive la sezione feriale della Cassazione, nella motivazioni della sentenza Mediaset depositate oggi, confermando le impostazioni dei giudici di merito.

La lettura del testo conferma quindi in pieno anche le «anticipazioni improprie» che il presidente della corte, Antonio Esposito, aveva divulgato il 6 agosto in un’intervista pubblicata sul quotidiano Il Mattino , qualche giorno dopo il dispositivo che aveva condannato l’ex premier a quattro anni di reclusione (di cui tre coperti da indulto) per frode fiscale. Per quell’intervista, che ha suscitato molte polemiche, è stata aperta una procedura dal procuratore generale della Cassazione, primo depositario dell’iniziativa disciplinare nei confronti dei magistrati, e anche il Consiglio superiore della magistratura è stato investito della questione.

A sorpresa, l’intero collegio giudicante figura come estensore della sentenza, e non il solo relatore com’è abitudine in Cassazione. Nelle motivazioni si legge che personaggi chiave della vicenda Mediaset sono stati «mantenuti sostanzialmente nelle posizioni cruciali anche dopo la dismissione delle cariche sociali da parte di Berlusconi e in continuativo contatto diretto con lui». Per questo, proseguono i giudici, «la mancanza in capo a Berlusconi di poteri gestori e di posizione di garanzia nella società non è dato ostativo al riconoscimento della sua responsabilità».



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