È morto Marcello D’Orta, il maestro di Io speriamo che me la cavo

Era diventato noto per il libro: Io speriamo che me la cavo, una raccolta di sessanta temi scritti dai suoi allievi della scuola elementare di Arzano.

Tante le uscite esilaranti e sgrammaticate, come quella che aveva dato il nome al suo libro: “I bambini rideranno e i cattivi piangeranno, quelli del Purgatorio un po’ ridono e un po’ piangono. I bambini del Limbo diventeranno farfalle. Io speriamo che me la cavo”.

Il piccolo libro ebbe un tale successo tanto che nel 1992, Lina Wertmüllerne fece un film con interprete Paolo Villaggio.

Dopo questa esperienza, il maestro lasciò i banchi di scuola per diventare scrittore a tempo pieno.

Tra i suoi successi: Dio ci ha creato gratis e Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso, Il maestro sgarrupato, Storia semiseria del mondo.

Ultimamente era impegnato nella stesura di un libro su Gesù.

Un anno fa aveva confidato all’Ansa di avere un tumore “Scrivo per non morire” aveva dichiarato.

Una sorta di rivalsa contro il suo male, seguendo la sua passione di sempre.

Eccolo in un’intervista di quest’anno (a cura di Beatrice Crisci):

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