Ricordo di B.B. King, re della chitarra blues - foto

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In concerto a Los Angeles con Eric Clapton negli anni '80
Emi Records
La copertina originale della più grande hit di BB King. "The Thrill is Gone" del 1969.
"Lucille", la Gibson che accompagnerà BB King attraverso i decenni. E'derivata da una ES-355 a cui sono stati chiusi i fori a "f" tipici delle chitarre jazz per evitare effetti di feedback
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Bono & B.B. King
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BB King presenta "Lucille" a Papa Giovanni Paolo II in Vaticano.
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1994: BB King a la Grande Muraglia durante un tour in Cina.
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In Bosnia con il contingente di pace americano nel 1996.
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A Beverly Hills incontra Bill Clinton (2001).
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9 dicembre 2010. BB King è ospite alla Casa Bianca. Per Barack Obama canta "Sweet Home Chicago", in onore alla città dove il presidente Usa è cresciuto.
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Premiato dal presidente americano George W. Bush
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BB King durante una delle ultime esibizioni a Montreux, Svizzera.

Dal 14 maggio 2015 la Gibson ES-355 "Lucille" è orfana del suo proprietario, il "re" dei chitarristi blues Riley B. King, Per tutti BB King. Per quasi 70 anni la Gibson nera aveva riprodotto fedelmente il talento del bluesman nato tra i campi di cotone del Mississippi il 16 settembre 1925. 

Svezzato dal gospel della sua terra, a 12 anni acquista la prima chitarra. Tra il 1948 e il 1949 si esibisce a Memphis dove ottiene alcuni spazi radiofonici di grandissimo successo. Alla radio WDIA della capitale del Tennessee lavora anche come dj, con il nome d'arte di Beale Street Blues Boy. Poi per sempre abbreviato in Blues Boy, da cui B.B.

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BB King chiamò la sua chitarra con il nome "Lucille" quando, durante una sua performance, due uomini generarono accidentalmente un incendio a causa di una rissa scoppiata a causa di una donna. BB rientrò nel locale in fiamme per salvare la chitarra e decise di chiamarla con il nome della donna contesa: Lucille, appunto.

Il successo mondiale per il bluesman del Mississippi giunge nel 1962 quando l'artista ha già firmato per la ABC Records. La casa discografica newyorchese lancia un album dal vivo di King "Live at the Regal", che entrerà di diritto nel tempio del blues. La hit singola che consacra la fama  è "The thrill is gone", una pietra miliare del rhythm and blues. Il successo del 1969 proietta King al di là del mondo della musica afroamericana, con incursioni nel pop e moltissime apparizioni televisive. BB King è il primo artista statunitense ad organizzare una tournée nel 1979 in Unione Sovietica, ben un decennio in anticipo sulla caduta del muro di Berlino.

Un classico del "re" sono anche le collaborazioni con artisti di fama mondiale molto diversi tra di loro: Eric Clapton, Elton John, Sheryl Crow, Van Morrison e gli U2, che duettano con King nel lungometraggio "Rattle and Hum" con un classico del blues: "When Love Comes To Town". Nel 2008 BB King è insignito del Grammy Award, l'ultimo di una serie di riconoscimenti durante la lunga e prolifica carriera sul palco. Nel 2010 si esibisce alla casa bianca davanti a Barack Obama, al quale dedica una canzone sulla città d 'origine del Presidente. "Sweet Home Chicago".

Negli ultimi anni, nonostante l'età avanzata, il grande re della chitarra blues terrà una media di oltre 200 concerti l'anno. Sempre con la fedele Gibson nera appoggiata al generoso ventre. Nell'ultimo anno, il 2014, le condizioni di salute diventano molto preoccupanti. King è colpito da una forma di demenza senile, deambula a stento e durante una performance dello scorso settembre cade sul palco. Si spegne il 14 maggio 2015 a Las Vegas, lasciandoci in eredità il suono caldo e pulito delle sue scale pentatoniche, riprodotte fedelmente dal suono delle corde della sua Lucille.

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