Milano Moda Uomo: ecco le sfilate più sorprendenti

Da Moncler Gamme Bleu la moda sale a bordo del genio creativo di Thom Browne. 44 modelli hanno sfilato accompagnati da 20 ballerini di tip tap, diretti da Fabien Ruiz, coreografo del film “The Artist”


Un omaggio alla sicilianità e all'Italia per Stefano Gabbana e Domenico Dolce che hanno fatto sfilare ragazzi normali, "scugnizzi" di Sicilia e volti di un Paese che ha voglia di rinascita


Si entra in carrozzeria, tra viti, brugole e vecchie Fiat 500, per scoprire il mondo colorato e pop di MSGM


Uno spazio assoluto, un'architettura minimale e modelli che scendono da un iperuranio ideale: «Voglio ripartire da zero in una location tutta bianca che dà l'idea della pulizia totale»


Se ne vedono delle belle in giro dalle 9 di mattina alle 9 di sera (se si fa i bravi e non si cade in tentazione festaiola) per la settimana della moda milanese.

Cellulare alla mano (ormai si fa qualunque cosa su smartphone!) siamo tutti reporter. Chi scatta foto a look improbabili indossati da gente ancora più improbabile, chi cerca il vip in prima fila e chi come me viene ipnotizzato dai dettagli più curiosi (vedi le foto in gallery). Dai colori, dalle scenografie che lasciano un'emozione... dallo show.

Di queste sfilate uomo si potrà dire tutto e il contrario di tutto: minimalista, concettuale, edonista o vitaminico. L'uomo della prossima primavera estate 2013 è pronto però a voltare pagina, e a «guardare al futuro» come sintetizza la voce più attesa della settimana: Miuccia Prada. Perché quello che più sta colpendo (oltre al caldo africano che affligge i parterre di alcune sfilate, in cui l'aria condizionata pare un miraggio lontano e l'asticella del termometro sale oltre i 40 gradi) è la ricerca spasmodica di un momento di ordinaria follia. Di qualcosa che rompa i soliti, monotoni, schemi della fashion week milanese.

Ecco allora che basta un'orchestrina siciliana con tanto di tamburello e scacciapensieri tra i cactus della sfilata di Dolce&Gabbana per far sciogliere anche l'impettita stampa straniera. Così come i ballerini-marinai di Moncler che hanno portato una ventata hollywoodiana con la loro performance a suon di tip tap. La parola d'ordine quindi è stupire (o almeno provarci): dal giardino tropicale in centro città (Trussardi) alla carrozzeria con scintillanti 500 d'epoca (da MSGM), fino alle architetture di design della Triennale. Perché la moda torni ad essere un sogno, magari non troppo proibito.

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