Il Milan ritrova Pato e Berlusconi. Solo pari col Malaga

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Pato esulta dopo aver trovato il gol del pareggio


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Lo stacco di testa che regala a Pato il gol


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Silvio Berlusconi con Adriano Galliani


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Silvio Berlusconi è tornato a seguire il Milan a San Siro contro il Malaga


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Alexadre Pato è legato al Milan da un contratto fino al giugno 2014


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La disperazione di El Shaarawy mentre i giocatori del Malaga esultano


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Allegri prova a scuotere il Milan contro il Malaga


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E' il 40' del primo tempo: Eliseu sta per battere a rete per il vantaggio del Malaga


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Abbiati battuto da Eliseu


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La gioia di Eliseu dopo il gol del vantaggio del Malaga


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Uno scontro fra Pato e Camacho


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Pato è stato preferito a Pazzini come centravanti titolare


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Pato è rientrato il 20 ottobre dopo due mesi di stop per infortunio


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Boateng è stato tenuto in panchina e gettato nella mischia al 61' al posto di El Shaarawy


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Una delle rare iniziative di Pato in mezzo alla difesa del Malaga


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Alexandre Pato


Non succedeva da 291 giorni ed è accaduto nella notte più importante. Il Milan ha ritrovato il gol di Pato ed è uscito dal tunnel in cui si era infilato contro il Malaga (qualificato) rischiando di compromettere la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League che vale 15 milioni di euro. E' finita 1-1 ed è stata a lungo un incubo con gli spagnoli in vantaggio grazie ad Eliseu (40' del primo tempo) e quasi mai in affanno. Il gol del pareggio è arrivato al 73': traversone dalla sinistra e colpo di testa di precisione di Pato. Non aveva giocato bene fin lì il brasiliano, ma la rete riscatta la sua prestazione e salva Allegri da un nuovo processo e da una nuova ultima spiaggia.

BENTORNATO PATO - Pato non segnava da una vita in maglia rossonera: 291 giorni. L'ultima marcatura era arrivata il 18 gennaio 2012 in Coppa Italia contro il Novara nella sera dell'ennesimo infortunio. In campionato il gol mancava addirittura dal 27 novembre 2011 (Milan-Chievo 4-0) e in Champions League dalla trasferta contro il Viktoria Plzen del 6 dicembre 2011. E' ovvio che si tratta di benzina per l'entusiasmo del Papero la cui prestazione era stata fino al momento della marcatura in linea con quelle di questa stagione, Infortunatosi il 22 agosto in allenamento, Pato era tornato in campo il 20 ottobre all'Olimpico contro la Lazio. Da lì 3 presenze (162 minuti) in campionato con media voto 5,17 e una (a Malaga, voto 5,5) in Champions League. E' presto per considerarlo tornato, ma merita comunque un applauso. Scatti e brillantezza arriveranno col tempo e dimenticando la paura di tornare a farsi male. Dal gennaio 2010 i guai muscolari gli sono costati lo stop in ben 75 gare di campionato, Troppe.

"SONO TRANQUILLO" - Le parole di Pato dopo la gara: "Io sono tranquillo e ho bisogno solo di giocare. Sto tornando. I tifosi devono starci vicini perché ci danno uno stimolo in più anche se qualche volta le cose non vanno bene. Dediche? Alle persone che mi sono vicine. Milan? Stiamo crescendo e con questo modulo giochiamo di più in avanti".

SI E' RIVISTO BERLUSCONI - A San Siro insieme ai 30.891 presenti si è rivisto anche Silvio Berlusconi che in questa stagione aveva fatto una capatina solo per il Trofeo intitolato a suo padre salvo poi eclissarsi nel buio. Ha assistito a tutta la gara in tribuna con Galliani sfoderando il sorriso dei tempi belli anche nei momenti più difficili della partita. La sua presenza è comunque un segnale importante per il Milan e i suoi tifosi, soprattutto se legato alle rassicurazioni che i vertici societari hanno voluto dare in merito alle voci sul futuro.

"NESSUN INCONTRO CON GUARDIOLA" - Così Galliani prima della partita sulle voci di un incontro con il fratello di Guardiola: "Ero al pranzo ufficiale dell’Uefa e poi non lo conosco. Giuro che non è vera la notizia dell’incontro. Bisogna avere pazienza. Abbiamo deciso di puntare sui giovani come El Shaarawy e Bojan. L’economia mondiale impone scelte di questo tipo, noi puntiamo a tornare a vincere con i giovani. Nessuno ci ha mai chiesto El Shaarawy e voglio tranquillizzare i tifosi: il Milan doveva abbassare il monte ingaggi e ceduti Thiago e Ibra non è più necessaria nessuna cessione, anzi faremo degli investimenti".

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