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Chiesa Santa Maria del Carmine: Cappella Brancacci

Nella Chiesa, che rappresenta uno dei primi grandi complessi edificati dagli ordini mendicanti a Firenze, si trova la Cappella Brancacci, capolavoro universalmente noto per gli affreschi del ciclo delle storie di San Pietro di Masaccio e Masolino


Fondazione Salvatore Romano

Il museo ha sede nell’antico Cenacolo del convento accanto alla chiesa di Santo Spirito. La sua antica funzione è ricordata dall’affresco trecentesco di Andrea Orcagna che ne decora tutta la parete orientale, con in basso frammenti di un’Ultima Cena, una delle più vaste pitture murali del Trecento ancora preservate. Il Cenacolo ospita le opere donate al Comune di Firenze nel 1946 dal collezionista e antiquario campano Salvatore Romano: tra le opere più significative due frammenti di rilievi attribuiti a Donatello


Palazzo Vecchio

Da oltre sette secoli il Palazzo della Signoria, più noto come Palazzo Vecchio, è il simbolo del potere civile della città di Firenze. Eretto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia, il supremo organo di governo della città, nel corso del tempo è stato oggetto di numerosi interventi di ampliamento e trasformazione


Museo di Santa Maria Novella

Il museo ha sede nell’antico convento domenicano di Santa Maria Novella che, insieme con l’annessa basilica, costituisce uno dei complessi monumentali più rappresentativi di Firenze. I chiostri sono tutt'oggi rare testimonianze della pittura fiorentina del Trecento e del Quattrocento. Il più noto è il Chiostro Verde che deve il suo nome al colore dominante nel ciclo di affreschi quattrocenteschi tra cui le pitture di Paolo Uccello e il suo celebre Diluvio Universale. Dal chiostro si passa al Cappellone degli Spagnoli con gli affreschi trecenteschi di Andrea di Bonaiuto


Museo Stefano Bardini

Il Museo Stefano Bardini, palazzo neorinascimentale di alto pregio, rappresenta una straordinaria documentazione del collezionismo, dell'antiquariato e dell'artigianato artistico tra Otto e Novecento. Il Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1836-1922), antiquario italiano tra i più significativi, che dopo anni di attività commerciale, decise di donare l'intera collezione al Comune di Firenze


In occasione dell’apertura di Pitti Immagine Uomo, le sale di cinque tesori  storici della città diverranno il set d’eccezione per  video-installazioni di moda

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