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Melbourne, si apre il sipario sul Gran Premio dell'incertezza

Mancano ormai meno di 24 ore all'inizio ufficiale del mondiale di Formula 1. Come da copione la prima tappa è quella di Melbourne, in Australia, dove, nel rumoroso sottofondo delle prove, visto che le macchine si sentono anche a decine di chilometri di distanza da Albert Park, nessuno sa davvero cosa aspettarsi da quello che è stato definito il mondiale dell'incertezza.

Quello del 2014 è davvero un mondiale "nuovo", nel senso che, dopo tutti i cambiamenti apportati al regolamento , le monoposto sono diventate più inaffidabili, rendendo sostanzialmente impossibile ipotizzare pronostici affidabili o verosimili. A complicare la situazione vi è poi il circuito di Melbourne che, per le sue specificità, rende tutto più incerto.

Albert Park è un circuito cittadino, dove più che la velocità dominano le brusche frenate, e dove si ipotizza che gli pneumatici verranno talmente sollecitati da rendere necessari tre pit-stop. A detta degli esperti, Melbourne premierà le F1 più aerodinamiche e con migliore tenuta di strada, ma c'è chi teme potrebbero verificarsi numerosi incidenti e guasti. Le monoposto di quest'anno sono decisamente più complicate da guidare, e forse quello di Melbourne non è il tracciato migliore in cui metterle alla prova.

Secondo i test invernali la grande favorita è la Mercedes di Lewis Hamilton, ma come sottovalutare la Red Bull di Sebastian Vettel, campione in carica, o la Ferrari di Fernando Alonso, che ha ottenuto il miglior tempo nelle prime prove libere.

Eppure, anche i migliori pronostici dovranno essere ridimensionati alla luce di un'altra grande fonte di incertezza: il meteo. Da queste parti si dice che il clima di Melbourne sia quello delle "quattro stagioni in un giorno", cosa indubbiamente vera, anche se a fare la differenza sono sole e vento, soprattutto se quest'ultimo arriva dal sud. Quindi appena c'è il sole le temperature possono salire anche sopra i trenta gradi, nonostante sia autunno. Il vento del sud è forte, oltre che gelido e un po' fastidioso, mentre con pioggia e nuvole arriva anche il freddo. Non solo: il clima è talmente variabile che per completare questo ciclo, visto che per domani è prevista "un po' di pioggia nel pomeriggio", potrebbe bastare il tempo di un gran premio.

Altra fonte di incertezza, questa volta non necessariamente legata ai risultati di domani, è il futuro del GP d'Australia, che sempre più persone considerano troppo costoso nonostante i ritorni stimati in circa 35 milioni di dollari. Al momento è stato confermato solo quello del 2015, poi non si sa, e le autorità del Victoria preferiscono non sbilanciarsi. Eppure, se il circuito di Albert Park sarà cancellato dal mondiale, ne soffriranno soprattutto gli italiani, nei cui quartieri sventolano da giorni le bandiere della Ferrari.  

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