Mario Dondero in mostra a Roma

© Mario Dondero
Francis Bacon, narratore tragico della condizione umana, fotografato nel suo studio, universalmente conosciuto per l’estremo disordine. Londra, 1961.
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Vittorio Gassman con la maschera di Amleto, Viareggio, 1963.
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Parigi, clochard nel metro, 1963.
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Pier Paolo Pasolini durante le riprese per Comizio d’amore sulla spiaggia di Viareggio, 1965.
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La Sorbona occupata: all’esterno la polizia attende oltre i cancelli. Parigi, maggio 1968.
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Paternità, Dakar (Senegal), 1970.
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La Regina Sibeth della tribù dei Flups, popolo originario della Guinea-Bissau, rifugiatosi in Senegal a causa della guerra, nei pressi di Ziguinchor (Casamance), 1970.
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I tre amici, Limira, Turchia, 1976.
© Mario Dondero
Prodezza equilibristica del celebre clown Oleg Popov del Circo di Mosca durante uno spettacolo, Parigi, 1982.
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Gorbaciov e Reagan al summit di Ginevra, 1985.
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Un’insolita conversazione fra cittadini: la giovane mamma che vive all’Ovest e il soldato guardia di frontiera della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino, 1989.
© Mario Dondero
Accettura (Lucania), Festa del Maggio. L’uomo che voleva raggiungere la luna, 1994.
© Mario Dondero
Durante le manovre della Legione Straniera nel deserto a Gibuti, 1998.
© Mario Dondero
Il mondo di Piero della Francesca, contadino della regione di Sansepolcro, 2002.
© Mario Dondero
Liberté, Egalité, Fraternité: una manifestazione a Parigi, 2011.
© Mario Dondero
Mario Dondero ritratto da Elisa Dondero.

Le Grandi Aule delle Terme di DioclezianoRoma ospitano fino al 22 marzo 2015 una grande mostra dedicata a Mario Dondero. In esposizione 250 scatti realizzati dal fotoreporter italiano di fama internazionale nel corso della sua lunga carriera, in cui si riconoscono i momenti storici che hanno segnato il secolo scorso, così come i luoghi e i personaggi che ne sono stati protagonisti.

Dondero, nato a Milano nel 1928 ma di origini genovesi, politicamente impegnato fin dalla sua partecipazione alla Resistenza da adolescente, ha detto di sé che se non fosse "incappato nella fotografia. Il modo per andare oltre la parola", avrebbe continuato a fare il giornalista, sua prima attività fino agli anni '50. Nell'arco dei decenni ha lavorato con quotidiani e periodici italiani e internazionali, è sempre stato animato dal desiderio di fornire un "racconto sincero delle situazioni".  


Fotografo e fotoreporter sono due termini che definiscono un modo di fare fotografia opposto

Articolata in quattro sezioni, la mostra presenta circa 150 degli scatti in bianco e nero - da lui definito il "colore della verità" - per i quali Dondero è maggiormente conosciuto, proposti accanto a un centinaio di eccezionali fotografie a colori, per la maggior parte inedite. Il percorso espositivo parte da una serie di immagini che spiegano La nascita di una vocazione, dedicata ai primi anni di attività a Milano e a quelli di Parigi, dove Dondero si trasferì nel ’54. Seguono le sezioni La passione per la politica e la storia, dedicata gli anni in cui si definisce la personalità e l’opera dell'autore, e In cammino per il mondo, dedicata all'Africa, tema ricorrente nei suoi lavori. L'ultima sezione, intitolata La grande svolta della politica internazionale, è dedicata infine ai reportage sulla caduta del muro di Berlino, la Russia di Putin e l’Afghanistan senza pace.

La mostra è promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma con Electa. Con il volume che accompagna la mostra, la casa editrice lancia una nuova collana dedicata alla fotografia intitolata Electaphoto

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