Maria Elena Boschi e i partigiani "veri" e falsi

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11 maggio 2016. Maria Elena Boschi con Anna Paola Concia e altri esponenti del movimento LGBT in Piazza Montecitorio, dopo l'approvazione della legge sulle Unioni Civili.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Camera dei Deputati durante le dichiarazioni di voto finali del disegno di legge sulle Riforme Costituzionali, Roma, 12 Aprile 2016.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Camera dei Deputati
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Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, partecipa all'iniziativa del Pd "La riforma che cambia l'Italia", Bologna, 01 aprile 2016.
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Il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, durante l'incontro "Portando l'Italia nel futuro: la riforma delle istituzioni" alla Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza, Roma, 21 marzo 2016.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in aula
Il ministro delle riforme e rapporti col parlamento Maria Elena Boschi durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, Roma, 18 febbraio 2016. ANSA/ANGELO CARCONI
Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in Senato durante il voto sulla mozione di sfiducia al governo, Roma, 27 gennaio 2016.
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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi
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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi al termine dell'incontro con i magistrati della Procura di Potenza che indagano sul caso "Tempa Rossa". Roma, 4 aprile 2016
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Il ministro delle riforme e rapporti col parlamento Maria Elena Boschi durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, Roma, 18 febbraio 2016
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Maria Elena Boschi continua a essere al centro delle polemiche politiche
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Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, durante il voto per la mozione di sfiducia al Governo, Roma, 27 Gennaio 2016.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alla Camera durante la votazione finale del disegno di legge sulle riforme Costituzionali - Roma, 11 Gennaio 2016
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Il ministro delle Riforme e Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi al termine del suo discorso in aula alla Camera durante il voto di sfiducia, Roma, 18 dicembre 2015.
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Il ministro delle Riforme e Rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi in aula alla Camera durante la discussione della mozione di sfiducia individuale presentata da M5S per la vicenda banche, Roma, 18 dicembre 2015.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.
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Il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, durante la presentazione del libro PhotoAnsa 2015 presso Palazzo Giustiniani a Roma, 03 dicembre 2015.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in Senato durante le votazioni degli emendamenti alla Riforma Costituzionale, Roma, 6 ottobre 2015.
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in Senato durante le votazion - Roma 3 Ottobre 2015
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Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi in Senato durante le votazioni degli emendamenti alla Riforma Costituzionale, Roma, 6 ottobre 2015
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Il ministro delle Riforma, Maria Elena Boschi, architetto della legge sulla fine del bicameralismo paritario
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Il ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.
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Il ministro Maria Elena Boschi in aula del Senato durante la discussione sulle riforme Costituzionali, Roma, 17 settembre 2015.
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Il ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi in Aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sulla legge elettorale Italicum, Roma, 04 maggio 2015.

Scontro sempre più aspro nel Pd sul referendum costituzionale. Il ministro Maria Elena Boschi annuncia che, come il premier Matteo Renzi, nel caso in cui vengano bocciate le riforme a ottobre, anche lei farà un passo indietro "assumendosi insieme la responsabilità di un progetto politico portato avanti insieme".

Prtigiani veri e non
Ma è un commento alla decisione dell'Associazione Nazionale Partigiani di schierarsi a favore del fronte del "No" ad accendere la miccia delle polemiche: "Come direttivo nazionale l'Anpi ha preso una linea - afferma il ministro - ma ci sono molti partigiani, quelli veri, che voteranno "Sì".

La minoranza dem insorge. "Come si permette la Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere?", protesta Pierluigi Bersani che accusa il governo di "gestione politica sconsiderata e avventurista" e mette in guardia dal "rischio di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale".

Le parole di Umberto Lorenzoni, partigiano con il nome di battaglia "Eros", gettano benzina sul fuoco: "I partigiani veri voteranno tutti per il "No". Non consentiremo che una dama bellina storpi la Costituzione conquistata col sangue di migliaia di partigiani. L'Anpi ha votato e ha deciso all'unanimità "No" alla riforma".

Per la Boschi si tratta di "evidenti strumentalizzazioni". "Non mi sono mai sognata di dare patenti ai partigiani, nè di distinguere tra i partigiani veri o meno veri - afferma - Ho solo detto che fra i partigiani che hanno combattuto la Resistenza, ce ne sono molti, come ad esempio il comandante Diavolo, Germano Nicolini, 97enne, che hanno annunciato il loro "Sì".

A difesa del ministro si schiera Ernesto Carbone: "Tentare di strumentalizzare, come fa Bersani, è meschino".

Sul tema riforme interviene l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Se ci fosse una sconfitta sulla riforma della Costituzione è chiaro che il premier si troverebbe in una situazione estremamente difficile. Ma noi dobbiamo parlare della riforma che è necessaria all'Italia".

La reazione delle opposizioni
L'opposizione bolla le polemiche come una "faida interna al Pd" e un tentativo di coprire "difficoltà alle amministrative" di giugno. "Il Paese non riparte. Lo dicono Pil, numero degli occupati, cuneo e pressione fiscale che non scendono", commenta Giovanni Toti.

Critico Luigi Di Maio del M5S: "La campagna referendaria la utilizzano per coprire i pessimi risultati che hanno paura di raggiungere. Boschi minaccia addio? Potrebbe trasformarsi in un boomerang e tentare i cittadini". Per la Lega, invece, "e' inaccettabile che Boschi ribalti la posizione dell'Anpi, perchè questo comportamento fa pensare allaa Repubblica di Salo'", commenta Roberto Calderoli.

La reazione interna al Pd
Nel Pd il punto di divisione tra maggioranza e sinistra resta la legge elettorale. La minoranza chiede cambiamenti all'Italicum. "Il mio "Sì" è vincolato alla sua modifica - afferma Miguel Gotor - l'incertezza del voto austriaco ci consente di vivere in anteprima la sconsideratezza di un sistema come l'Italicum".

Ma la Boschi non sente ragioni: "La legge elettorale l'abbiamo votata. È questa e funziona perchè evita di attuare gli inciuci. Abbiamo proposto riforme che tengono insieme riforma e legge elettorale". Poi rilancia la palla: "Non votare le riforme in modo coerente con quanto hanno fatto in Aula è difficile da spiegare ai cittadini".

I rapporti sono tesissimi. Gianni Cuperlo chiama in causa Renzi che, lanciando la campagna per il "Si'", aveva detto che chi è per il "No" "difende la poltrona": "Tra i compiti fondamentali di una leadership c'è quello di tenere unito il partito. Io mi sono dimesso dalla presidenza del Pd per difendere le mie opinioni e Speranza si è dimesso da capogruppo alla Camera del partito in polemica col voto sull'Italicum. Se la polemica diventa questa è anche difficile rispondere...".

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