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Quando le maggioranze uccidono

Le derive autoritarie e aggressive contro le minoranze nell’Asia, fondate sull’idea del maggioritarismo.

Ne scrive Mukul Kesavan sulla New York Review of Books del 18 gennaio 2018, partendo da due libri dedicati al Myanmar e alla politica nei confronti dei Rohingya:

  • Azeem Ibrahim, The Rohingyas: Inside Myanmar’s Genocide (Hurst, revised and updated edition, 239 pp);
  • (A cura di) Melissa Crouch, Islam and the State in Myanmar: Muslim–Buddhist Relations and the Politics of Belonging (Oxford University Press, 345 pp.).

Il titolo dell’articolo richiama esplicitamente il tema più ampio del quale di occupa Kesavan, che implica anche questioni di teoria della politica e filosofia: “Murderous Majorities”.

La portata della pulizia etnica nei confronti della minoranza Rohingya in Myanmar-Birmania (secondo alcuni osservatori si tratterebbe anche giuridicamente di un vero “genocidio”, rappresenta, scrive l’autore del pezzo della Nyrb, il trionfo delle politiche maggioritariste in Asia meridionale.

L’azione di persecuzione di questa minoranza musulmana ha reso Myanmar una sorta di modello per i partiti maggioritaristi in altri paesi.
Per esempio per il Bharatiya Janata Party — il partito nazionalista indù al governo in Indiache ha preso provvedimenti analoghi contro i Rohingya in India, ma che, in generale, si ispira da decenni a politiche maggioritariste nei confronti della minoranza musulmana (per quanto essa sia una minoranza molto grande) in generale nel paese.


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Una guardia di confine del Bangladesh guarda a vista una famiglia di profughi Rohingya. 16 settembre 2017
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Birmania settentrionale, 27 settembre 2017. Un elicottero militare durante le operazioni contro i musulmani Rohingya.
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Il pianto di un piccolo profugo Rohingya nel campo profughi in Bangladesh il 27 novembre 2017
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Rifugiati Rohingya all'incontro con Papa Francesco. Dacca, 1 dicembre 2017
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Papa Francesco con una rifugiata Rohingya. Dacca, 1 dicembre 2017
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I rifugiati musulmani Rohingya aspettano di essere chiamati a ricevere aiuti alimentari (riso, acqua e olio da cucina) nel campo profughi di Kutupalong a Cox's Bazar, il 28 novembre 2017.
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I rifugiati musulmani Rohingya aspettano sperando di essere chiamati a ricevere aiuti alimentari (riso, acqua e olio da cucina) nel campo profughi di Kutupalong a Cox's Bazar, Bangladesh, il 28 novembre 2017.
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I profughi musulmani Rohingya sono in fila per ricevere aiuti alimentari nel campo profughi di Balukhali a Cox's Bazar, il 28 novembre 2017.
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La reazione dei rifugiati musulmani Rohingya alla polizia che tenta di controllare la folla crescente che aspetta di essere chiamata a ricevere aiuti alimentari di riso, acqua e olio da cucina nel campo profughi di Kutupalong a Cox's Bazar, 28 novembre 2017.
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La reazione dei rifugiati musulmani Rohingya alla polizia che tenta di controllare la folla crescente che aspetta di essere chiamata a ricevere aiuti alimentari (riso, acqua e olio da cucina) nel campo profughi di Kutupalong a Cox's Bazar, 28 novembre 2017.
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Il guado del fiume Naf, che divide la Birmania dal Bangladesh di una giovane madre Rohingya con il figlio neonato. 7 ottobre.
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Bangladesh, 12 ottobre. Sotto una pioggia torrenziale un bimbo Rohingya trasporta una tanica d'acqua potabile.
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Il gioco di un bimbo del Bangladesh accanto ad una barca che è stata coinvolta in un incidente costato la vita a tre bambini profughi Rohingya. 31 ottobre.
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Un Rohingya porta con sé le mucche mentre attraversa il fiume Naf, cercando di raggiungere la riva a Teknaf, Bangladesh, 14 settembre 2017.
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Rifugiati Rohingya camminano verso la riva del fiume Naf, dopo essere arrivati in barca a Teknaf, Bangladesh, 14 settembre 2017.
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Una donna Rohingya abbraccia il figlio mentre è sopraffatta dalla debolezza dopo aver attraversato in barca il fiume Naf. È sbarcata a Teknaf, Bangladesh, 14 settembre 2017.
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Una donna Rohingya insieme a suo marito e ai figli cammina dopo aver attraversato il fiume Naf ed essere sbarcata a Teknaf, Bangladesh, 14 settembre 2017.

COS’È IL MAGGIORITARISMO

In sostanza, il maggioritarismo è ciò che Alexis de Tocqueville chiamava “tirannia della maggioranza”. L’idea cioè che qualsiasi decisione apprezzata e sostenuta da una maggioranza possa essere imposta legittimamente a una minoranza. Le democrazie liberali hanno creato, contro questa deriva, una serie di regole e istituzioni perché le decisioni della maggioranza siano prese nel rispetto dei diritti delle minoranze.

In Asia meridionale oltre allo stato di Rakhine in Myanmar nei confronti dei Rohingya, le politiche di oppressione delle minoranze sono state praticate — con forme e intensità differenti — in India, Bangladesh, Sri Lanka e Pakistan.

La pulizia etnica ai danni dei Rohingya è quasi un modello di azione per altri partiti e movimenti dell’Asia meridionale, anche se pogrom e espulsioni forzate sono già state praticate altrove, in particolare in India, dove dagli anni ’80 ha perso forza il modello laico di Stato post-coloniale, nato dopo la partizione, che considerava tutti cittadini con i medesimi diritti, indipendentemente dal gruppo etnico o religioso di appartenenza.

Il Bharatiya Janata Party indiano, “portavoce” della maggioranza indù (ostile ai musulmani indiani), i nazionalisti singalesi buddisti in Sri Lanka (contro i tamil e i cristiani), ma anche i nazionalisti sunniti pakistani (contro le sette musulmane “eretiche”) o in Bangladesh (prevalentemente contro i cristiani), agiscono con il progetto politico di favorire i presunti diritti superiori della popolazione più numerosa.

Il gruppo che rappresenterebbe, secondo la visione maggioritarista, l’unica vera espressione della cultura, della religione del paese. L’unico ad avere il diritto alla cittadinanza, che viene negato (o riconosciuto in forme limitate) ai gruppi minoritari.

I movimenti maggioritaristi giustificano decisioni discriminatorie e anche violente anche indicando le minoranze come capri espiatori per le condizioni economiche cui soffrirebbero i ceti più poveri del gruppo di maggioranza, che vengono in genere accusati di sottrarre posti di lavoro o, quando, membri delle minoranze ricoprono ruoli di rilievo nell’economia e nella società, di sfruttare i cittadini del gruppo di maggioranza.

Sovente accusando anche i governi non maggioritaristi di aver trascurato i cittadini del gruppo maggioritario a scapito delle minoranze “privilegiate”.

IL MAGGIORITARISMO NELL’ERA DEL POPULISMO

Resta da osservare come il progetto maggioritarista sia piuttosto vicino a quello dei movimenti della destra nazionalista al potere in Europa orientale — soprattutto in Polonia e in Ungheria — e di quelli presenti anche in vari paesi dell’Europa occidentale.

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