Il marziano della Rai

Lo chiamano marziano, ma il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi preferisce la parola custode. Con la politica rivendica un rapporto «trasparente» e senza imposizioni. È pronto a stabilizzare i precari Rai e ad assumere 200 giovani, altrimenti l’azienda «muore». Annuncia l’alta definizione su tutte e tre le reti Rai. E su Giovanni Minoli dice: «Molti politici mi vengono a parlare di lui, mi fa martellare da chiunque». Per commentare su Twitter usate l'hashtag #gubitosi

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