Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti

Trieste, Musei Civici
Giuseppe Borsato, Venezia sotto la neve, olio su tela, 41 x 60 cm.
Collezione privata
Federico Moja, Veduta delle Zattere a Venezia; effetto di notte, olio su tela, 120 × 160 cm.
Roma, Galleria Colonna
Gaspar Van Wittel, L'ingresso del Canal Grande con la chiesa della Salute, olio su tela, 74 x 123 cm.
Londra, collezione privata
Francesco Guardi, Veduta del Canal Grande verso il Ponte di Rialto, olio su tela, 73 x 121 cm.
Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Corsini
Luca Carlevarijs, Il Molo di San Marco verso la Basilica della Salute, olio su tela, 71 x 122 cm.
Milano, collezione privata
Michele Marieschi, Ponte di Rialto, olio su tela, 56 x 87 cm.
Collezione privata
Carlo Grubacs, Notturno con la festa del Redentore, olio su tela, 67 x 100 cm.
Collezione privata
Giuseppe Bernardino Bison, San Nicolò al Lido, olio su tela, 31 x 40 cm.
Parma, Galleria Nazionale
Canaletto, Il Canal Grande con il Ponte di Rialto secondo il progetto di Palladio, olio su tela, 58 x 83 cm.
Londra, collezione privata
Guglielmo Ciardi, Il Bacino di San Marco, olio su tela, 63 x 103 cm.
Trieste, Museo Civico Revoltella
Ippolito Caffi, Il Canal Grande con la chiesa della Salute sotto la neve, olio su tela, 45 x 64 cm.
Collezione privata
Pietro Fragiacomo, Alle Zattere, olio su tela, 60 x 90 cm.
Collezione privata
Vincenzo Chilone, La loggia di Palazzo Ducale, olio su tela, 38 x 58 cm.

Palazzo Martinengo, a Brescia, conferma e rafforza la propria presenza all’ interno del panorama artistico italiano con un’esposizione dedicata agli incanti di Venezia, la città che nei secoli ha affascinato generazioni di artisti.
L’iniziativa (curata da Davide Dotti, col patrocinio della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia) presenterà oltre cento capolavori di Canaletto, Bellotto, Guardi e dei più importanti vedutisti del XVIII e XIX secolo, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e internazionali.

Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, prende avvio con le suggestioni dell’olandese Gaspar Van Wittel e da quelle del friulano Luca Carlevarijs, padri nobili del vedutismo veneziano, che aprirono la strada allo straordinario talento di Canaletto, cui sarà dedicata la seconda sezione. Qui, le sue vedute dialogano con quelle del padre Bernardo Canal, del nipote Bernardo Bellotto e del misterioso Lyon Master, artista attivo nella bottega di Canaletto sul finire del quarto decennio del XVIII secolo.

A seguire, i lavori di Michele Marieschi, Antonio Joli, Apollonio Domenichini, Antonio Stom e Johan Richter e le opere che Francesco Guardi realizzò nella seconda metà del XVIII secolo. Nell'ultima sezione, dopo due sale dedicate rispettivamente ai membri della famiglia Grubacs e a Ippolito Caffi, si incontrano dipinti realizzati nella seconda metà del XIX secolo da Luigi Querena, Francesco Zanin, Guglielmo Ciardi, Pietro Fragiacomo e altri artsti ancora, che perpetuarono il fascino intramontabile di Venezia fino ai confini dell'epoca moderna


LO SPLENDORE DI VENEZIA
Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento
Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30)
Fino al 12 giugno 2016

Orari:  da mercoledì a venerdì, dalle 9.00 alle 17.00;
sabato, domenica e festivi,  dalle 10.00 alle 20.00
lunedì e martedì chiuso



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