League of Legends, la finale delle finali

Domenica 19 Novembre si svolgerà la finale mondiale di League of Legends, uno dei più importanti e famosi titoli esportivi del panorama attuale.

Montepremi da capogiro e squadre da tutto il mondo composti da professionisti determinati ed organizzati sono ormai una costante di questo genere di eventi, ma, ad affiancare queste certezze, si sta sempre più consolidando, la consuetudine ad assistere a questi eventi in presenza o, come accade per i grandi e più significativi eventi sportivi, radunandosi insieme ad altri tifosi ed appassionati, in sale, teatri o piazze, per assistere insieme allo spettacolo.

Se già da prima del biennio pandemico, che ha ovviamente impedito l’organizzazione di questi eventi dal vivo, non era raro assistere a riprese di gioco inframezzate da lunghe volate sul pubblico festante riunito nell’arena di gioco a testimoniare la grande partecipazione dei fan, il fenomeno di riunirsi in un luogo diverso da quello in cui la competizione sta avvenendo per poter seguire l’evento a distanza ma in compagnia è relativamente recente, e sembra ascrivibile proprio al periodo pandemico stesso, se non altro per quanto riguarda l’Italia.

È certo che l’obbligo a rimanere in casa abbia portato molte persone ad usufruire in maniera più continuativa di piattaforme come YouTube e Twitch, portando diversi utenti ad avvicinarsi a diverse community e creator, e, contemporaneamente, a condividere in maniera digitale eventi come tornei, partite ed altre manifestazioni, andando a creare una serie di relazioni e rapporti parasociali.

Questa attività, che ha avuto modo in molti casi di sedimentarsi in abitudine, ha portato molti utenti a preferire la visione condivisa ed arricchita da commenti di creator e la possibilità di chattare insieme ad altri appassionati di quello che accade in diretta alla visione più passiva ed assimilabile alla fruizione di un prodotto televisivo.

Finite le restrizioni del biennio pandemico e riacquisita la possibilità di organizzare eventi, sono stati fatti vari esperimenti e tentativi, alla ricerca di una formula che potesse evolvere senza snaturare il concetto di “watch party” e streaming di “grandi eventi”, così come vengono categorizzati questi tipi di trasmissioni dalla piattaforma Twitch.

Il risultato, ad oggi consolidato, ma in continua rielaborazione ed evoluzione, è assimilabile alla fruizione dei grandi eventi sportivi tipici del panorama statunitense e del più classico e stereotipico evento legato ad un match di football: i partecipanti, ora attivi e fisici e non costretti in casa e limitati alle interazioni permesse da una piattaforma di streaming, sono riuniti per la comune passione nei confronti della partita.

Proprio come nel più stereotipico evento legato al football, all’evento principale, trasmesso “in streaming”, si uniscono a contorno altre attività, come minigiochi per passare il tempo, zone ristoro e momenti di socialità tra i partecipanti e i creator che organizzano gli eventi.

Alcuni esempi sono gli eventi programmati per il 19 novembre in tutta Italia, che permetteranno ai fan di League of Legends di assistere alle finali mondiali da diversi mega schermi, o il più contenuto evento in concomitanza con i The Games Awards, descrivibili come gli “Oscar del videogiochi”, che si terrà a Milano, organizzato dal canale Twitch RoundTwo.

L’immagine che traspare è quella di un medium, il videogioco, ancora in grado di evolversi e di trasmettere questa carica innovativa anche a ciò con cui entra in contatto, andando contemporaneamente a produrre risultati opposti, dall’isolamento, all’occasione di socializzazione e convivialità, sperando, sempre di più, di riuscire a direzionare questa evoluzione verso risultati positivi.

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