Lavoro, come diventare Meteorologo

(Credits: istockphoto)

Tre settimane fa ho organizzato un weekend fuori città per godermi qualche giorno di relax al mare. Prima di partire guardo il meteo e ovviamente per la legge di Murphy pioggia tutti e 2 i giorni. Parto comunque sperando che le previsioni avessero toppato e mi becco acqua a non finire. Fino a qualche anno fa le previsioni del tempo lasciavano un po’ di margine all’imperscrutabile, oggi invece l’approssimazione sembra finita.

IL CONTESTO IN CUI OPERA

Prevedere cosa avverrà nel futuro più prossimo nell’atmosfera è un “gioco” che le vecchie generazioni facevano osservando semplicemente il cielo o “annusando” l’aria. Oggi gli strumenti sono migliorati, la tecnologia si è evoluta in modo esponenziale con la conseguenza di aumentare di gran lunga l’affidabilità delle previsioni che raggiungono un’attendibilità di oltre l’80% nei primi 2/3 giorni sia a livello nazionale che locale. La figura professionale che si occupa di elaborare le previsioni è quella del meteorologo.

COSA FA

Il meteorologo si occupa di reperire informazioni, interpretarle e dare una previsione sull’andamento climatico nelle ore/giorni a seguire. Nel dettaglio vengono raccolti e letti i dati sull’andamento dei fenomeni meteorologici in atto attraverso l’utilizzo di strumenti di rilevazione come i satelliti, stazioni meteorologiche, sonde, ecc. Segue una fase di interpretazione dei vari parametri che vengono elaborati dai modelli numerici a scala globale a disposizione. Questo consente di avere una visione d’insieme necessaria per poter utilizzare modelli più specifici per previsioni meteo su aree ristrette (regioni, comuni). Si stilano bollettini per quotidiani/riviste e vengono svolte attività di ricerca e redazionali.

In particolare, per stilare un bollettino meteo si analizza il comportamento della circolazione atmosferica in tutti i suoi aspetti, si leggono ed interpretano le mappe in quota ed al suolo dei venti, delle temperature e della pressione. Gli strumenti adottati sono le elaborazioni dei modelli matematici, i satelliti che forniscono informazioni sul tempo che fa, utili anche per previsioni a brevissima scadenza. Correda il tutto l’esperienza e l’intuito del previsore.

COME SI FORMA

Per svolgere la professione di meteorologo servono specifici studi in materie scientifiche. È necessario che abbiano un indirizzo verso la fisica dell’atmosfera: si può diventare meteorologo in modalità “civile” seguendo corsi di specializzazione o master dopo aver conseguito una laurea in fisica, scienze ambientali, scienze nautiche, matematica o ingegneria, seguire il corso di laurea in fisica dell’atmosfera e meteorologia (disponibili a Roma e Bologna) oppure attraverso la carriera militare nel servizio meteorologico dell’aeronautica. Non può comunque mancare una buona formazione in fisica dell’atmosfera e meteorologia, conoscere gli opportuni strumenti matematici, statistici, informatici, avere adeguata conoscenza del metodo scientifico che consenta di elaborare modelli di simulazione. Inoltre è necessario saper effettuare indagini sperimentali che permettano le verifiche dei modelli, saper lavorare sia in gruppo che in modo autonomo ed essere in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione.

DOVE LAVORA

Il meteorologo può trovare numerosi sbocchi professionali:

- Sistema nazionale dei Centri Funzionali regionali di supporto alla Protezione Civile e alla difesa del suolo

- Servizio Meteorologico Nazionale

- Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali

- Enti locali (regioni, province, comuni e comunità montane)

- Enti di Cooperazione Internazionale nel settore della meteorologia quali: ECMWF (European Centre for Medium Range Weather Forecast con sede a Reading – UK), EUMETSAT, Centro Europeo per lo Sviluppo e la gestione dei Satelliti Meteorologici con sede a Darmstadt (D), WMO (World Meteorological Organization), con sede a Ginevra (CH);

- Aziende private di previsioni meteorologiche

- Aziende che costruiscono strumenti meteorologici

- Aziende che producono software per la gestione di reti di misura

- Aziende che effettuano valutazioni e certificazioni ambientali

QUANTO GUADAGNA

Normalmente si entra a far parte dello staff come figura junior con una retribuzione lorda annua di circa 20.000 €; un meteorologo di base, con circa 2-3 anni di esperienza a 28/30.000 €, fino ad arrivare nelle posizioni più senior con diverse specializzazioni, tanto nel campo modellistico quanto in quello di ricercatore, a una retribuzione di 40.000 €. Come prospettive di crescita c’è la possibilità di diventare coordinatore di tutto il team di previsione, con la gestione di 10-15 meteorologi che si occupano dell’elaborazione della previsione. I compensi annui possono arrivare a 60.000 € lordi annui.

LE FIGURE PROFESSIONALI VICINE

Per avere una maggiore completezza in più campi ed una visione a 360 gradi, le figure che possono affiancare il meteorologo sono ingegneri, informatici, agronomi e modellisti. Ad oggi le previsioni a livello locale, che riguardano aree ristrette di territorio (ad esempio città e paesi) sono migliorate grazie alla meteorologia satellitare e alla radar meteorologia, oltre all’uso dei modelli di previsione numerica. Questi strumenti, oltre che utilizzati in ambito di ricerca per lo studio di fenomeni violenti, servono per la prevenzione di eventi meteorologici estremi come nubifragi, la grandine e alluvioni lampo. Negli ultimi anni questo ha richiesto nuove figure specializzate come i radar meteorologi e i fisici modellisti.

SITI DA SEGUIRE

www.meteoam.it – servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana

www.ecmwf.int – centro europeo di previsione

blog.3bmeteo.com – previsioni, approfondimenti e statistiche

L’INTERVISTA

Per entrare nel mondo delle meteorologia ho intervistato Francesco Nucera, fisico dell’atmosfera e meteorologo di 3bmeteo.com, uno tra i portali meteo più seguiti in Italia.

Che ruolo ricopri e in quale azienda?

Sono un fisico dell’atmosfera e svolgo il ruolo di meteorologo con mansioni di previsore presso la Meteosolutions Srl con sede a Bergamo. Svolgo inoltre attività redazionale per il giornale online www.3bmeteo.com,  su temi di meteorologia e climatologia; sono esperto in previsioni a breve e medio termine in particolare per la previsione di intensi fenomeni temporaleschi.

Mi racconti in 3 righe il tuo percorso dall’inizio fino ad oggi?

Sin da bambino ho avuto sempre la “testa tra le nuvole”. Mi sono laureato in fisica dell’atmosfera e meteorologia presso l’università di Roma Tor Vergata discutendo una tesi sui cicloni nel Mediterraneo. Ho svolto attività di consulenza meteo per alcune aziende private. Dal 2008 lavoro per 3bmeteo.com.

Quanto ti tiene impegnato il tuo lavoro?

Le ore variano in base al lavoro e comunque non le conto quasi mai perchè il mio lavoro è una passione e la passione non può essere controllata. In ogni caso mediamente 8 ore al giorno, spesso anche durante i weekend e i giorni festivi, visto che il tempo non si ferma mai.

Quali prospettive hai?

Mi aspetto di crescere professionalmente attraverso nuove conoscenze e sperimentando ruoli nuovi sempre all’interno di questa azienda.

Come ti aggiorni, ci sono libri ad hoc?

Svolgo corsi di aggiornamento e utilizzo libri scientifici, in gran parte americani, di cui possiedo una piccola biblioteca.

Esistono casi in cui è impossibile prevedere i cambiamenti meteo? Qualche aneddoto?

Sì, nonostante i super computer ci sono dei casi in cui i modelli matematici non riescono a “vedere” tutto con attenzione. Spesso e volentieri sono i fenomeni locali, i temporali improvvisi che sfuggono alla maglia dei modelli di previsione. Questo  capita soprattutto nelle zone ad orografia particolarmente complessa. Più ci si spinge verso previsioni localizzate e più aumenta il grado di difficoltà della previsione. Tempo fa per esempio, avevo previsto qualche nube sul Golfo di Lamezia al mattino per il giorno dopo. Invece un inaspettato temporale ha sorpreso la popolazione e ovviamente anche me. Capita, questi scherzi il tempo li fa.

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