Viaggio nella valle del buddhismo tibetano

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30 ottobre 2015. Le case dei monaci e delle monache che ricoprono tutta la valle e le montagne circostanti.
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30 ottobre 2015. Le abitazioni di monaci e monache sul versante di una collina circostante l'Istituto buddhista.
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30 ottobre 2015. Una suora buddhista tibetana cammina accanto alle abitazioni che popolano la valle, diretta a una sessione di canti.
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30 ottobre 2015. Monaci buddhisti tibetani pregano nel corso di una sessione mattutina di canti.
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31 ottobre 2015. Preparazione delle lampade al burro di yak.
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30 ottobre 2015. Un buddhista tibetano nomade in preghiera durante una sessione di canti.
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31 ottobre 2015. Monaci e monache buddhisti tibetani si preparano del té al burro di yak, prima di una sessione di canti mattutini.
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30 ottobre 2015. Un giovane buddhista tibetano nomade.
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31 ottobre 2015. Una donna prepara il tè al tramonto, dopo una sessione di canti.
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30 ottobre 2015. Un buddhista tibetano nomade fa girare una ruota di preghiera (o mani khor-lo) seduto su una delle colline circostanti il centro studi.
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30 ottobre 2015. Monaci buddhisti tibetani pregano nel corso di una sessione mattutina di canti.
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31 ottobre 2015. Una bambina buddhista tibetana cammina attraverso il fumo di ginepro, fatto bruciare come benedizione per i passanti.
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31 ottobre 2015. Buddhisti tibetani nomadi partecipano a un momento di preghiera.
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31 ottobre 2015. Buddhisti tibetani nomadi fanno ritorno nelle loro tende dopo aver partecipato a una sessione di canti.
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1° novembre 2015. Una donna tibetana prostrata a terra, in preghiera.
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30 ottobre 2015. Un monaco buddhista tibetano prega con dei laici lungo il fianco di una collina, nel corso di una sessione mattutina di canti.
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30 ottobre 2015. Una buddhista tibetana nomade in preghiera con il figlio sulle spalle.
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30 ottobre 2015. Monaci buddhisti tibetani pregano nel corso di una sessione mattutina di canti.
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30 ottobre 2015. Monache buddhiste tibetane riunite prima di una sessione di canti mattutini.
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31 ottobre 2015.
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1° novembre 2015. Un branco di avvoltoi, a cui vengono lasciati divorare i corpi dei morti in un rituale tradizionale chiamato "Sepoltura celeste", sorvolano la folla durante un funerale.
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30 ottobre 2015. Bandiere di preghiera tibetane, conosciute come Lung-ta, fluttuano al vento sopra l'Istituto buddhista Larung Wuming.
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31 ottobre 2015. Finti teschi umani decorano il soffitto di un sacrario.
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31 ottobre 2015. Buddhisti tibetani nomadi cucinano e si riscaldano intorno al fuoco, dopo il tramonto, dopo una sessione di canti.
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31 ottobre 2015. Delle monache buddhiste tibetane intente a leggere testi religiosi all'interno di una tenda.
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1° novembre 2015. Un monaco buddhista tibetano in preghiera.
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1° novembre 2015. Un uomo dal capo rasato cerca di scaldarsi con temperature sotto lo zero, prima di una sessione di canti.
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1° novembre 2015. Buddhisti tibetani in preghiera.
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1° novembre 2015. Un avvoltoio sorvola l'area durante un funerale: nel corso di un rituale tradizionale chiamato "Sepoltura celeste" agli avvoltoi vengono lasciati divorare i corpi dei morti.

Nel 22esimo giorno del nono mese del loro calendario lunare, i buddhisti tibetani celebrano la "miracolosa discesa dal Cielo alla Terra" del Buddha Shakyamuni che, all'età di 41 anni, lasciò il paradiso per liberare la madre dal Samsara (il ciclo di vita, morte e rinascita), con quella che è considerata una delle sue otto grandi gesta.

In occasione di questa festa, chiamata Lhabab Duchen, come ogni anno decine di migliaia di buddhisti tibetani si sono riuniti in assemblea per una settimana presso l'Istituto buddhista Larung Wuming, situato a Larung Gar, a circa 4.000 metri di altitudine nella Valle del Larung, nella provincia cinese del Sichuan.

A circa 15 km dalla città di Sertar, nella contea omonima della prefettura autonoma tibetana di Garzê, nel 1980 il celebre lama Khenpo Jigme Phuntsok (di lignaggio monastico Nyingma, il più antico dei quattro principali lignaggi tibetani attualmente esistenti) vi fondò quello che è oggi diventato il centro per lo studio del buddhismo tibetano più celebre e e maggiormente influente del mondo.

Creato con l’obiettivo di offrire, anche attraverso borse di studio, una formazione generale nell'ambito del buddhismo tibetano e di rinnovare l'approccio alla meditazione, era inizialmente frequentato da una trentina di studenti. Oggi è abitato stabilmente da migliaia di monaci, suore e discepoli laici - nel 2000 se ne contavano 10.000 - che vivono nelle piccole case-dormitorio costruite sulle pareti della valle e sulle montagne circostanti la sede dell'accademia.

Con questo suo reportage, il fotografo Kevin Frayer ci racconta i colori, i rituali e le atmosfere di questa remota e isolata località.

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