Lifestyle
July 31 2015
Cubetti di ghiaccio pressoché in ogni bibita e in ogni stagione, aria condizionata sempre al massimo, cibo in formato "large size" e abbinamenti "originali" tra alimenti sono alcune delle stranezze che gli europei notano negli Stati Uniti. "Americanate" che fanno arricciare il naso, ma che fanno parte della cultura e delle abitudini Oltreoceano, come quella della mancia obbligatoria. Ecco la top ten, stilata da Business Insider UK.
Ecco uno dei classici: si entra in un negozio o si arriva alle casse e il commesso chiede How are you?. Un europeo, abituato a rispondere alle domande, ecco che prontamente replicherà con un Very wlell, thank you da manuale, ma in realtà potrebbe farne a meno senza risultare maleducato, perché in realtà non si tratta di una domanda, ma di un semplice saluto!
E' inutile sforzarsi di spiegare perché un europeo chiede una bibita "no ice": un americano non capirà mai come si possa bere senza ghiaccio, così come un europeo non riuscirà mai a farsi una ragione del fatto che negli Usa, pressoché qualunque cosa si ordini, sarà servita con una montagna di cubetti di ghiaccio (in qualsiasi stagione).
In Europa non succede mai, quindi quando ci reca negli Stati Uniti lascia alquanto sorpresi che la bevanda ordinata (che sia una cola, un caffè o una birra alla spina) possa essere "ricaricata" quando si è a metà o la si è finita. Ma forse la spiegazione sta proprio nel fatto che viene servita con ghiaccio, dunque è più "annacquata"? Perché allora ordinare una "large", se anche per la "small" è previsto un "refill"?
Tutto negli Stati Uniti è più grande rispetto al Vecchio Continente: le strade sono più larghe, le auto più grandi, i grattacieli più alti e...le dimensioni delle porzioni più abbondanti. Il concetto vale anche per le doggy bag, ovvero le scatole che vengono offerte per portarsi a casa il cibo avanzato: un'abitudine ancora sconosciuta (e che crea non poco imbarazzo nei clienti) in Europa.
Come si può mangiare la frutta insieme alla carne alla griglia? O i marshmallowscon le sweet potatoes? L'elenco sarebbe molto lungo, ma è inutile cercare di capire: in America si fa.
I camerieri sono sottopagati e la loro principale fonte di sostentamento è rappresentata dalle mance, di fatto obbligatorie da parte del cliente. Una consuetudine che per un europeo non solo non è abituale, ma a volte risulta anche sgradevole: come quando, sullo scontrino, sono suggeriti gli importi della "tip" (minimo, con tanto di emoticon triste, accettabile con emoticon neutro e gradita con emoticon sorridente).
Qualcuno lo chiama proprio question game: è la raffica di domande che vengono fatte a clienti e avventori al momento dell'ordinazione. Posso andare dal tipo di cottura della carne (da "medium" a "well done") a quello dei condimenti ("On a site?" "A parte?") a molto altro.
Si entra in un negozio o in un grande magazzino e si è ingolositi dal prezzo di un prodotto; si arriva alla cassa, ma si scopre che il costo finale non è lo stesso di quello esposto nello scaffale. Perché? Facile: negli Usa bisogna sempre ricordare che le tasse (Iva e simili) sono escluse e vengono aggiunte solo al momento del conto finale. Attenzione!
E' uno dei primi "scogli" da superare quando si sbarca negli Usa: l'aria condizionata sempre al massimo in qualunque locale chiuso in cui si entri. Bisogna farsene una ragione: gli americani non concepiscono il concetto di negozio (o abitazione) a temperatura ambiente, occorre sempre avere il condizionatore accesso (al massimo), quindi, se un europeo non vuole "congelare" è bene che si munisca di maglia o felpa per quando fa l'ingresso in un locale climatizzato americano, automobili comprese.
Per un europeo, abituato alle monete delle Vecchio Continente, è un controsenso: perché monetine più piccole, come il dime, pari a 10 centesimi, è più piccolo dei 5 cents? Inutile assillarsi, non c'è risposta.